Il viaggio della vita

COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI

La volontà del Padre affidata a Gesù è che egli non perda nulla di quanto gli ha dato. E noi sappiamo che il Padre ha dato tutto a suo Figlio. Nel giorno in cui commemoriamo i nostri cari defunti l’avere questa certezza è importante: nessuno di loro è perduto perché ciascuno è stato dato dal Padre a Gesù, che li risusciterà nell’ultimo giorno. Quando accadrà questo? Quando è questo ultimo giorno? Continua a leggere

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La sorgente e l’acquedotto

SECONDA DOMENICA DOPO NATALE

Siamo abituati a considerare difficile questa pagina evangelica che ci viene proposta nel giorno di Natale e in questa seconda domenica dopo Natale. Volentieri passiamo oltre, considerandola materiale per filosofi e teologi di professione. Invece essa contiene una specie di riassunto del Vangelo. Un pro-memoria da tenere presente per ricordarci chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo. Continua a leggere

Lo Spirito, Maria e l’Eucaristia

DOMENICA DI PENTECOSTE – Anno C

Chi è lo Spirito Santo? È la terza persona della Santissima Trinità. Rispondiamo così in forza di qualche rimasuglio di catechismo. Ma questa risposta che cosa lascia in noi della presenza dello Spirito Santo? Siamo onesti: nulla. Lo Spirito Santo è un illustre sconosciuto per la maggior parte dei cristiani. La Bibbia, sia nelle pagine dell’Antico che del Nuovo Testamento, ci trasmette tante immagini dello Spirito di Dio come di una forza, di un dono. E noi rischiamo subito di trattarlo come una «cosa». Mentre Egli è semplicemente Dio. Non un Dio altissimo e lontano, però, ma un Dio che permane nella sua sovrana libertà dopo essersi incarnato. Continua a leggere

I «senza terra»

SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI

La parola «santo» in greco suona in un modo inconfondibile – aghios – il cui significato non lascia dubbi: «senza terra». In effetti a noi, istintivamente, la parola «santo» fa pensare al cielo. I santi ci richiamano il paradiso, e non è forse il paradiso, il cielo, la condizione da cui è assente proprio la terra? Se così fosse, tutto sarebbe facilmente spiegato: noi siamo in terra, i santi sono in cielo. Invece no: resta da spiegare come sono finiti in cielo i santi. Continua a leggere

Colpo di testa 78 / Stonehenge, al rito del sole con lo smartphone in mano

Corriere di Como, 26 giugno 2018

Erano quasi diecimila alle 4.52 di giovedì 21 giugno a salutare con urla e applausi il sorgere del sole nel sito neolitico di Stonehenge. Un appuntamento che si ripete ogni anno nel solstizio d’estate, e che richiama nella località del sudovest dell’Inghilterra semplici turisti e fedeli di culti neo-pagani. Continua a leggere

La dinamica della Chiesa

SECONDA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Essere cristiani è adesione ad una dottrina o partecipazione ad una esperienza? Tanti pensano che sia la prima cosa, e, quindi, di fatto non sono cristiani se non anagraficamente. La pagina evangelica che abbiamo ascoltato oggi ci racconta, invece, come è nata l’esperienza cristiana di Andrea e Giovanni, e poi di Simone, e non parla di dottrine o di idee, ma di persone che s’incontrano e che vanno a dimorare insieme. Continua a leggere

#JeSuisCharlie… #JeNeSuisCharlie

La strage di Parigi non ha bisogno di parole di condanna. In quell’azione terroristica che ha messo di fronte le matite e i kalashnikov c’è un abominio di ingiustizia e di violenza. Se scrivere #JeSuisCharlie significa esprimere l’orrore per chi imbracciava i kalashnikov e la pietà per chi brandiva le matite, ebbene… #JeSuisCharlie. Ma lasciatemi  il permesso, in una sorta di feconda contraddizione, anche di scrivere… #JeNeSuisCharlie. E vi spiego perché. Continua a leggere

Dedicazione della Basilica Lateranense. Casa di Dio e «cantiere» di comunità…

Facciamo oggi memoria della dedicazione della basilica eretta dall’imperatore Costantino a Roma nel 324 d.C. nell’antico palazzo dei Laterani, sul posto dove prima c’era una caserma dell’esercito di Massenzio: questa chiesa antichissima è la cattedrale di Roma e del mondo (urbis et orbis, «della città e del mondo»), la prima in dignità di tutte le chiese d’Occidente. Essa è dedicata ai Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista, ma – a partire dal sec. VII – anche al Santissimo Salvatore. Continua a leggere

Mettere al centro la carne di Cristo e non il peccato dell’uomo…

Ho la sensazione che noi cristiani abbiamo centrato tutto sul peccato, così da proporre la figura del Cristo redentore, che salva dal peccato. L’espressione contenuta nel preconio pasquale – il testo che si canta all’inizio della solenne veglia pasquale – segna una visione addirittura gloriosa di questa centratura: “O felice colpa, che meritò di avere un tale e così grande Redentore”. Continua a leggere

Commemorazione di tutti i fedeli defunti. Morte come incontro con il Risorto…

Giobbe è stato provato da disgrazie che si sono susseguite una dopo l’altra nella sua vita. Si trova in una condizione di estrema sofferenza. Gli amici cercano di consolarlo, ma pronunciano parole che egli non può accettare. Giobbe si trova posto di fronte al mistero inestricabile di Dio e, insieme, al mistero di se stesso. E, così, prorompe in quella che può essere considerata una delle massime espressioni della fede nella vita eterna a cui è destinato l’uomo, che troviamo tra le pagine dell’Antico Testamento: «Io so che il mio redentore è vivo… io stesso vedrò Dio». Continua a leggere