Impariamo dall’incredulità di Tommaso

Varenna: Villa Monastero (Foto AC)

Nel famoso dipinto del Caravaggio Tommaso infila il suo dito nella piaga aperta dal colpo di lancia sul fianco di Gesù. Si direbbe che il pittore ha ritratto il proposito ostinato di Tommaso: «Se non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

Continua a leggere

Tommaso e Filippo

QUINTA DOMENICA DI PASQUA – Anno A

Odle – Foto AC

Tommaso ci assomiglia. Vuole sapere la destinazione del viaggio prima di intraprenderlo, vuole studiare il percorso ma prima vuole sapere dove si va. Siamo così, tranne quando siamo bambini.

Continua a leggere

Tommaso, il credente

SECONDA DOMENICA DI PASQUA – Anno C

Tommaso l’incredulo. Lo abbiamo dipinto così, l’apostolo che volle mettere il dito nelle piaghe di Gesù. Eppure sulla sua bocca c’è la professione più limpida e profonda di tutti i Vangeli: «Mio Signore e mio Dio!». A cui giunge partendo da un perentorio «Se non vedo… io non credo».

Continua a leggere

Tommaso, il credente

SECONDA DOMENICA DI PASQUA – Anno B

Tommaso l’incredulo. Lo abbiamo dipinto così, l’apostolo che volle mettere il dito nelle piaghe di Gesù. Eppure sulla sua bocca c’è la professione più limpida e profonda di tutti i Vangeli: «Mio Signore e mio Dio!». A cui giunge partendo da un perentorio «Se non vedo… io non credo».

Continua a leggere

Tommaso e Filippo

QUINTA DOMENICA DI PASQUA – Anno A

Tommaso ci assomiglia. Vuole sapere la destinazione del viaggio prima di intraprenderlo, vuole studiare il percorso ma prima vuole sapere dove si va. Siamo così, tranne quando siamo bambini. Allora basta che il papà ci prenda per mano, la mamma ci prenda in braccio, e non ci interessa dove si va, basta essere insieme al papà, insieme alla mamma: sono essi la nostra sicurezza, sono la via, la verità e la vita. Continua a leggere

Noi e Tommaso

SECONDA DOMENICA DI PASQUA – Anno C

«Io non credo». Non c’era e non crede. Così Tommaso, uno dei Dodici. Eppure una settimana più tardi, sulla sua bocca troviamo la professione di fede più perfetta di tutti i vangeli: «Mio Signore e mio Dio!». Tommaso è davvero un personaggio pasquale, perché con la sua vicenda umana rappresenta la difficoltà e la pienezza della fede in Gesù Cristo risorto. La nostra fede di oggi, la fede della Chiesa, è sostenuta sulla fede di Tommaso, e ci aiuta molto il sapere che essa ebbe alle sue origini un perentorio «io non credo». Continua a leggere

L’avventura della Chiesa

Erroneamente è stato pubblicato un post già presente nel blog. Ecco il nuovo testo.

SECONDA DOMENICA DI PASQUA – Anno B

Chi ha inventato la domenica? Verrebbe da rispondere: è stata la Chiesa. Eppure la domenica già esisteva e, per gli ebrei ad esempio, era il primo giorno dopo la festa del sabato (per intenderci, come il nostro lunedì). È stato Gesù a modificare radicalmente questo primo giorno lavorativo nel giorno festivo. Il brano evangelico che abbiamo appena ascoltato ci racconta le prime due domeniche cristiane della storia. Continua a leggere

Divina misericordia

SECONDA DOMENICA DI PASQUA – Anno B

La misericordia di Dio è al centro di questa seconda domenica di Pasqua. L’abbiamo celebrata proprio nel mistero della morte e della risurrezione di Gesù, dalla lavanda dei piedi al sepolcro vuoto, e oggi la poniamo al centro della nostra preghiera. Continua a leggere

Via verità e vita

QUINTA DOMENICA DI PASQUA – Anno A

Le parole di Gesù a Tommaso sono nette e chiare, senza “se” e senza “ma”: «Io sono la via, la verità e la vita». Il povero Tommaso aveva rivolto a Gesù una domanda che anche noi sentiamo nostra: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Tommaso, come tutti noi, vuole istintivamente prima conoscere la meta: «Dimmi, Signore, dove vai, e poi studieremo il percorso per arrivarci». Per Gesù, invece, prima c’è la strada, e la strada è Lui. Come a rispondere: «Tommaso, mettiti sulla strada con me, fidati totalmente di me e vedrai che arriverai nel posto giusto». È una logica da piccoli, quella di Gesù, che contrasta con quella degli adulti. È la logica della mano del bimbo stretta dentro la mano del papà. È la logica del bimbo incastonato dentro le braccia della mamma. Continua a leggere

La forma del fianco aperto

SECONDA DOMENICA DI PASQUA – ANNO A

Le mani e il fianco. Quella prima Eucaristia celebrata dal Risorto con i suoi discepoli ha il suo centro nelle mani e nel fianco che Gesù mostra loro. Conosciamo quelle mani. Sono le mani che nel Cenacolo hanno preso il pane e lo hanno spezzato, condividendone la fragranza del dono con parole forti e chiare: «Questo è il mio corpo, offerto per voi». Nelle mani che spezzano il pane, Gesù dona se stesso. E quelle mani sono quelle che lavano i piedi dei discepoli, prima di essere innalzate al Padre nella preghiera drammatica del Getsemani e prima di finire inchiodate sulla croce in un pomeriggio di morte. Continua a leggere