Colpo di testa 99 / Rafah, l’Islam e le scelte di vita

Corriere di Como, 8 gennaio 2019

C’è una giovane di 18 anni originaria dell’Arabia Saudita, Rafah Mohammed Al-Qunun, che si è barricata nell’hotel della zona di transito dell’aeroporto di Bangkok: lì è stata fermata, mentre cercava di fuggire dalla sua famiglia con un volo per l’Australia, e il suo passaporto è stato sequestrato da un diplomatico saudita. Rafah comunica con il mondo tramite Twitter, su cui ha rivelato ella stessa la sua identità «perché non ho niente da perdere», ha scritto. Continua a leggere

Pubblicità

#JeSuisCharlie… #JeNeSuisCharlie

La strage di Parigi non ha bisogno di parole di condanna. In quell’azione terroristica che ha messo di fronte le matite e i kalashnikov c’è un abominio di ingiustizia e di violenza. Se scrivere #JeSuisCharlie significa esprimere l’orrore per chi imbracciava i kalashnikov e la pietà per chi brandiva le matite, ebbene… #JeSuisCharlie. Ma lasciatemi  il permesso, in una sorta di feconda contraddizione, anche di scrivere… #JeNeSuisCharlie. E vi spiego perché. Continua a leggere

Natale senza Gesù: è solo ignoranza storica…

Alcuni genitori della scuola elementare di Tavernerio – il comune della provincia di cui fa parte la mia parrocchia – si sono rivolti a me perché una insegnante di prima elementare avrebbe manifestato l’intenzione di fare una recita in occasione del Natale, evitando però di nominare Gesù, per rispetto di due alunni musulmani. La cosa mi ha sorpreso, anche se non si tratta di una novità. Ho invitato i genitori cattolici a documentarsi e a protestare con l’insegnante, indicando chiaramente l’equivoco di questa falsa motivazione di rispetto religioso. Continua a leggere

Magdi Cristiano Allam se ne va dalla Chiesa. La pretesa e l’amore…

Mi hanno lasciato addolorato e sconcertato le parole con cui Magdi Cristiano Allam dice di voler abbandonare la Chiesa cattolica. Il primo pensiero è andato a Benedetto XVI, che lo aveva battezzato durante la veglia pasquale nella notte del 22 marzo 2008: un’ulteriore sofferenza per questo papa, da macerare nella preghiera tra le mura del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Continua a leggere

Corsivo. Se “Newsweek” sdogana la «cristianofobia»…

La copertina di Newsweek

«The war on christians». Così ha titolato pochi giorni la copertina di Newsweek, settimanale statunitense che vende sette milioni di copie nel mondo. Il titolo campeggia sulla fotografia dell’affresco di Cristo macchiato con il sangue dell’attentato che causò 23 vittime nella chiesa copta di Alessandria d’Egitto il 1° gennaio 2011. L’articolo – in una traduzione parziale – è stato ripreso anche dal Corriere della Sera del 13 febbraio. Ora che Newsweek dia tanta evidenza alla Christophobia – così la si chiama e non semplicemente «cristianofobia» – è essa stessa una notizia sensazionale. Non è – per parafrasare le assurdità ascoltate in questi giorni a Sanremo – un giornale cattolico che tratta delle beghe del mondo, ma un settimanale generalista del mondo liberal americano che parla di Cristo e della paura che se ne ha nel mondo, tanto da arrivare a perseguitare i suoi seguaci, laddove sono minoranza in tanti Paesi islamici, dall’Iraq al Sudan, dal Pakistan alla Nigeria, dall’Egitto all’Indonesia. Continua a leggere

Il giornalista blasfemo, le «primavere arabe» e l’Islam tra noi

Un giornalista saudita rischia la morte per due tweet su Maometto. La notizia della sua estradizione dalla Malesia all’Arabia Saudita è stata data stamattina. Rimpatriato alla stregua di un pericoloso terrorista per aver scritto così il 4 febbraio scorso, anniversario della nascita di Maometto: «Per il tuo compleanno non mi inchino davanti a te… Mi piacciono alcune cose di te, ma altre le odio, e non ne capisco molte altre ancora». Continua a leggere