L’amore e la carità

QUARTA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

Dal Monte Boletto, la nebbia trascolora nella trasparenza...

Dal Monte Boletto, la nebbia trascolora nella trasparenza…

Come si fa in fretta a passare dalla meraviglia allo sdegno. A Nazaret, la città ove è cresciuto e ha vissuto per tanti anni, Gesù viene accolto con meraviglia per le «parole di grazia che uscivano dalla sua bocca». La meraviglia, però, è già intrisa di quel sospetto, di quella invidia, di quel fastidio che prende sempre corpo quando uno, giudicato normale, – figurarsi poi se è solamente il figlio di un carpentiere! – torna con il suo bagaglio di fascino e di cultura e pronuncia parole che possono sconcertare. La meraviglia sembra già così lontana dallo stupore autentico, che magari non capisce tutto, ma è disposto ad accogliere. E, infatti, quando Gesù dice pane al pane, ecco questa falsa meraviglia tramutarsi in sdegno e addirittura in malevolenza e in tentata violenza. Sì, ha ragione Gesù: «nessun profeta è bene accetto nella sua patria». Continua a leggere

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Parola per… teofili!

TERZA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

EPSON DSC pictureChi sarà mai questo «illustre Teofilo» a cui Luca indirizza il suo vangelo? Non lo sappiamo. E non siamo nemmeno certi che sia il nome proprio di una persona in carne ed ossa. Era normale, infatti, indirizzare uno scritto ad un personaggio fittizio il cui nome era simbolico. Ora, Teofilo significa «amico di Dio». Luca vuol certamente affermare all’inizio del suo vangelo che quelle pagine possono essere lette e apprezzate solo da un amico di Dio, il quale ne farà sicuramente la base della sua vita. Continua a leggere

Un libro che aspetta ancora un dialogo…

AGOSTINO CLERICI, L'albero della vita. Un orizzonte di bellezza per l'uomo di oggi, L'essenziale è visibile, Tavernerio 2015, pagine 208, euro 12,00.

AGOSTINO CLERICI, L’albero della vita. Un orizzonte di bellezza per l’uomo di oggi, L’essenziale è visibile, Tavernerio 2015, pagine 208, euro 12,00.

Nel maggio del 2015 ho dato alle stampe un libro di duecento pagine, intitolato L’albero della vita, che aveva la pretesa di sedimentare una riflessione pluriennale, offrendo un tentativo di sistematicità alla eruzione di una protesta interiore. La dimensione propositiva è tutta nel sottotitolo: un orizzonte di bellezza per l’uomo di oggi.  A distanza di otto mesi, sono ancora più consapevole che questa proposta sia attuale per i giovani e i loro educatori – a loro il libro è dedicato – e che la direzione pedagogica del libro sia forse la più importante. A me non interessava fare sfoggio di conoscenze filosofiche o teologiche – anzi, probabilmente su questo terreno il libro è volutamente sbrigativo in più di un punto – ma stimolare una riflessione, creare un dibattito di idee (in una realtà così culturalmente appiattita come la nostra) e smuovere le coscienze portando il baricentro dell’esistenza dal problema assillante della verità all’orizzonte della bellezza, ricentrando la vita umana stessa – la «vita nella carne» avvertita come una, aldilà di perniciosi dualismi – sull’amore e sul desiderio invece che sulla ragione. Continua a leggere

Vino e… amore DOC

SECONDA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

20160113_122908«Sì, come un giovane sposa una vergine, così ti sposeranno i tuoi figli; come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te». L’immagine del profeta Isaia conferma il messaggio dell’incarnazione: Dio ci ama con un legame concretissimo, quale può essere quello che unisce l’uomo e la donna nel matrimonio. Ed è bellissimo sentirselo dire in modo così personale: «gioirà per te il tuo Dio». Diciamo la verità: siamo spesso lontani da questa percezione “coniugale” dell’amore di Dio, continuiamo a pensarlo come un Dio che sta da un’altra parte, come un grande estraneo di grado superiore che compare nella nostra vita in momenti particolari, ed è gradita la sua presenza quando giunge a sanare i nostri problemi. Invece, ciascuno di noi è la vergine che il “giovane” Dio sposa. Continua a leggere

Il Natale… tutto l’anno!

BATTESIMO DEL SIGNORE – Anno C

2L’Avvento inizia con la voce di Giovanni. Il tempo di Natale finisce con la voce di Giovanni. La voce di Giovanni ha un ruolo tutto particolare nella vicenda di Gesù. È la sua voce, ancora tutta legata ad un sussulto nel grembo di Elisabetta, a segnalare che in quell’altro grembo, quello di Maria, c’è Dio in persona. Continua a leggere

Prudenza

EPIFANIA DEL SIGNORE

EPSON DSC pictureIl racconto dei Magi che abbiamo ascoltato ci aiuta a concludere la prima operazione della nostra «sartoria» cristiana – iniziata nella prima domenica di Avvento – con l’acquisto della settima stoffa: è la prudenza, la quarta virtù cardinale.

I Magi sono maestri di prudenza, ed il racconto di Matteo contiene alcuni spunti interessanti, che ci aiutano a capire l’importanza di questa virtù per la nostra vita: essa ci permette di comprendere in ogni circostanza quale sia il nostro vero bene e ci dispone a scegliere i mezzi adeguati per attuarlo. Continua a leggere

La Parola fatta carne

SECONDA DOMENICA DOPO NATALE

DSC_0812Al centro di questa domenica c’è ancora una volta il Vangelo di Natale. Non quello di Luca che ha ispirato i pittori, ma quello di Giovanni che sembra più adatto ai filosofi. Un testo che ai cristiani suona sempre un po’ astratto, visto che parla di principio, di Verbo, di luce e di tenebre, di vita e di carne. Alzi la mano chi ha desiderato conoscerne il significato più da vicino e magari ha chiesto aiuto a qualcuno o si è affidato ad un buon libro. Non abbiate paura, non ho intenzione di farlo ora! A me preme solo destare questo desiderio, in mezzo al frastuono delle feste, sfruttando un poco questa overdose di parola di Dio, che costringe anche me ad un supplemento di fatica. Giovanni dice che in principio c’è la Parola, si direbbe una parola coniugabile e coniugata se, sulla scorta della traduzione latina di san Girolamo, questa parola è identificata come Verbo. Continua a leggere