Quarta Domenica di Pasqua. Il pastore, quello bello…

L’espressione con cui Gesù si definisce – in questa pagina del vangelo di Giovanni, che torna ogni anno nella quarta domenica di Pasqua – è assai conosciuta: «Io sono il buon pastore». In verità l’evangelista pone sulla bocca di Gesù queste parole: «Io sono il pastore, quello bello». Continua a leggere

Pubblicità

Terza Domenica di Pasqua. Aprì loro la mente per comprendere…

Gesù è risorto. La domanda che non ha più risposta è questa: «dove si trova Gesù?». Non ha senso farsi questa domanda, semplicemente perché Gesù non ha più un «dove», un indirizzo preciso e univoco. I due che avevano camminato insieme a lui sulla strada verso Emmaus – senza sapere che era lui… – lo portano a Gerusalemme dentro il loro cuore ardente, dopo che Egli si è fatto riconoscere nel gesto di spezzare il pane. Continua a leggere

Arcobaleno… appeso al campanile!

Dicono che quel cacciatore del nostro povero amore che è Dio s’aggiri continuamente tra gli uomini alla ricerca di fragilità donata da trasformare in luce. Oggi è passato di qui, e, per prendere il suo amore e affidarlo anche oggi alle mie mani, nel miracolo dell’Eucaristia, ha appoggiato per un attimo il suo arco, appendendolo proprio al campanile… E’ rimasto lì per un po’  – questo segno che unisce il cielo alla terra – e, quando se ne è andato via sulle spalle dell’Onnipotente, è rimasta questa immagine. Ma è molto più grande, molto più bello l’amore che dall’altare ha raggiunto i cuori. Pochi, purtroppo, perché abbiamo sempre troppe cose da fare…

Ratzinger Benedetto. Ricordi di sette anni fa….

Ricordo quella sera di sette anni fa. Giunse un po’ improvvisa la notizia gioiosa che… habemus papam. Solo quattro scrutini in cappella Sistina, poche ore tra il lunedì ed il martedì di una settimana che qualche profeta di sventura aveva annunciato sarebbe passata nelle schermaglie tra cardinali. Continua a leggere

Eucaristia e disabile: dinamica del dono…

Torno sull’argomento dell’Eucaristia negata al bambino disabile con poche parole che s’aggiungono alle precisazioni e ai commenti pubblicati in coda al precedente post del 12 aprile. Continua a leggere

Corsivo. Hu… “patacche” anche i cognomi cinesi?

Tiene il signor Rossi. Arretrano i Brambilla e i Fumagalli. Hu, che rabbia! Già. Hu. Non è un’imprecazione o un’interiezione. No, è un cognome. Ma si può chiamarsi così? Non è un po’ troppo corto, un po’ troppo banale? Continua a leggere

Seconda Domenica di Pasqua. Mettere il dito… mettere la mano…

Che cosa significa mettere il dito nel segno dei chiodi e mettere la mano nel fianco di Gesù? Questo vorrebbe fare Tommaso, l’apostolo assente a Pasqua, quando il Risorto si rende presente alla comunità dei discepoli chiusa in casa per timore dei Giudei. Continua a leggere