La vite nei tralci

QUINTA DOMENICA DI PASQUA – Anno B

Ecco un’altra immagine che dice il nostro rapporto con Dio. Non più solo pecore che appartengono ad un pastore buono, che le conosce e le ama sino a dare la vita per loro. In fondo, le pecore sono la proprietà, pur preziosissima, del pastore; sono da lui distinte. Gesù si paragona ad una vite e ci vuole suoi tralci, uniti a lui per portare frutto. Continua a leggere

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Colpo di testa 69 / Il Colle della Scala, necrologio per l’Europa

Corriere di Como, 24 aprile 2018

(ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)

Una delle conquiste più evidenti dell’Unione Europea avrebbe dovuto essere l’abolizione delle frontiere e delle dogane tra un Paese e l’altro. Il confine tra Italia e Francia, tra Bardonecchia e Briançon, però, continua ad essere oggetto di un controllo di polizia. Nessun veloce ascensore è entrato in funzione, c’è ancora… una scala, da salire e da scendere: infatti, si chiama Col de l’Échelle (Colle della Scala) il valico che nelle ultime settimane è oggetto di particolare attenzione da parte della gendarmeria francese. Continua a leggere

Un solo gregge, un solo pastore

QUARTA DOMENICA DI PASQUA – Anno B

Pietro – abbiamo ascoltato nella prima lettura un brano della sua predicazione – è davvero un discepolo di Gesù, quel Gesù che ci ha presentato il suo progetto in modo molto chiaro, usando un’immagine – quella delle pecore e del pastore – che forse non è facilmente comunicabile oggi, ma che bene descrive il rapporto che Gesù vuole istituire con noi. Continua a leggere

Colpo di testa 68 / I tanti Gigi Buffon. Ma come siamo messi?

Corriere di Como, 17 aprile 2018

«Ma come siamo messi?». La domanda è posta in un tweet di Alessandro Del Piero, icona del calcio italiano. Qualcuno l’ha insultato sui social perché aveva dichiarato di non aver compreso la reazione di Gigi Buffon nel dopo-partita di Real Madrid – Juventus. Domanda per nulla banale, che, sia chiaro, sorge non solo davanti alle dichiarazioni francamente imbarazzanti di un calciatore, ma anche rispetto a situazioni internazionali ben più complesse e delicate. Già, «ma come siamo messi?». Ed è una domanda retorica, perché sotto il punto interrogativo nasconde un’affermazione esclamativa: «ma come siamo messi male!». Continua a leggere

Un cuore ecclesiale

TERZA DOMENICA DI PASQUA – Anno B

La pagina evangelica odierna ci riporta ancora alla sera della prima Pasqua e della prima domenica cristiana della storia. Questa insistenza serve certo per descrivere come Gesù risorto si rese presente quella sera, ma anche per tratteggiare il modo in cui Egli continua ad essere presente in mezzo a noi. Continua a leggere

Colpo di testa 67 / Quando la goccia non scava la pietra

Corriere di Como, 10 aprile 2018

Domenica 10 settembre 2017: nel comune di Argegno lungo la Statale Regina si verifica uno smottamento causato dalle forti piogge dei giorni precedenti. La viabilità lungo un’arteria di primaria importanza per il traffico privato, commerciale e turistico viene fortemente penalizzata. In poco tempo si realizza un senso unico alternato regolato da un semaforo, scongiurando la chiusura totale della strada. Continua a leggere

L’avventura della Chiesa

Erroneamente è stato pubblicato un post già presente nel blog. Ecco il nuovo testo.

SECONDA DOMENICA DI PASQUA – Anno B

Chi ha inventato la domenica? Verrebbe da rispondere: è stata la Chiesa. Eppure la domenica già esisteva e, per gli ebrei ad esempio, era il primo giorno dopo la festa del sabato (per intenderci, come il nostro lunedì). È stato Gesù a modificare radicalmente questo primo giorno lavorativo nel giorno festivo. Il brano evangelico che abbiamo appena ascoltato ci racconta le prime due domeniche cristiane della storia. Continua a leggere

Divina misericordia

SECONDA DOMENICA DI PASQUA – Anno B

La misericordia di Dio è al centro di questa seconda domenica di Pasqua. L’abbiamo celebrata proprio nel mistero della morte e della risurrezione di Gesù, dalla lavanda dei piedi al sepolcro vuoto, e oggi la poniamo al centro della nostra preghiera. Continua a leggere

Colpo di testa 66 / Crocifisso, il contapersone non misura la nostra fede

Corriere di Como, 3 aprile 2018

Leggo che al bacio del Crocifisso di Como sono andati in più di 50mila persone in una settimana di esposizione. Mi domando come si è arrivati a questo numero, e leggo che il dato è preciso perché è stato ottenuto grazie ad un contapersone che è stato sistemato in basilica. Non sono un grande appassionato di numeri, soprattutto quando vengono usati per dimostrare il successo di una manifestazione. Se poi in gioco c’è la fede, credo proprio che il contapersone non serva a nulla: produce numeri senza senso. Me lo aspetto all’ingresso di una fiera o di uno stadio ma non di una chiesa. Continua a leggere