31 dicembre. Tornare e… ringraziare

Quando arriva la sera del 31 dicembre, ogni anno, siamo presi tra due fuochi. Il più acceso è quello della lamentela, che dà voce al consuntivo delle fatiche realizzate e dei sogni irrealizzati. Lamentarsi può addirittura essere un atto umanamente terapeutico, ma quando questo rito lamentoso del 31 dicembre diventa esagerato e va ad intaccare i giorni di un anno come se fossero un unico blocco di negatività, allora lamentarsi è solo una forma di inaccettabile ingratitudine verso la vita. Continua a leggere

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Santa Famiglia. La fede di Gesù, Maria e Giuseppe…

Il racconto che l’evangelista Luca ci propone oggi riguarda un momento particolare della vita di Gesù. Dodicenne, forse per la prima volta partecipa al pellegrinaggio a Gerusalemme che ogni pio ebreo era tenuto a fare a Pasqua (e poi in altre due occasioni ogni anno). Continua a leggere

Santo Stefano. Natale domanda perseveranza…

Ieri abbiamo festeggiato il Natale di Gesù. Oggi festeggiamo il Natale di Santo Stefano. Evidentemente questa parola – Natale – ha due significati diversi: indica la nascita di Gesù ed indica la morte di Stefano. Continua a leggere

Natale del Signore. Il segno della mangiatoia.

«Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». Come ai pastori, anche a noi l’annuncio del Natale arriva così, con l’annuncio di un segno. Oh, io immagino sempre lo stupore che s’impadronisce di un papà e di una mamma, quando, tornando a casa, riconoscono questo segno nei loro bambini. Continua a leggere

Per dirci Buon Natale… impariamo dal presepe!

Per dirci Buon Natale… impariamo dal presepe. Proprio così. Un presepe cristiano parla da solo, ripete il Vangelo arricchito con la nostra vita: ci siamo anche noi tra quelle statuine. Continua a leggere

Quarta Domenica di Avvento. La porta dell’accoglienza.

La scena che ci si spalanca davanti agli occhi, aprendo l’ultima porta dell’Avvento, è quella di due madri che si abbracciano e si aiutano, e di due bambini che, dal grembo, sussultano ed esultano. Continua a leggere

Se la ministra tedesca è imbarazzata da Dio, con davanti l’articolo maschile…

A Berlino si discute sul sesso di Dio, spiegato ai bambini. Il ministro per la Famiglia Kristina Schröder ha detto di trovarsi in imbarazzo a parlare di Dio alla propria figlia di un anno e mezzo, usando l’articolo maschile. In un’intervista al settimanale Die Zeit ha proposto che si usi l’articolo neutro, né maschile né femminile, suscitando un coro di proteste anche all’interno del suo governo. Continua a leggere

Corsivo. Nichi Vendola non sa leggere e, quindi, parla a sproposito…

Uno dei problemi dei politici italiani (magari non di tutti) è che non sanno leggere. Analfabetismo intellettivo. Sanno leggere dietro, ma non sanno leggere dentro (intellectus vuol dire proprio saper leggere dentro, intus legere). Continua a leggere