Prendere una parte…

DOMENICA DELLE PALME – Anno C

Il Vangelo della Passione, in un colpo solo, ci ha fatto ascoltare l’esito della vita di Gesù. Vangelo, cioè «bella notizia». E ci domandiamo dove stia la bella notizia in quella che appare più verosimilmente come una «brutta storia».

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Noi siamo il resoconto ordinato…

TERZA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

Luca confessa di aver fatto ricerche accurate su Gesù. Il frutto di queste ricerche sono due libri, il vangelo secondo Luca e il libro degli Atti degli Apostoli. Sono un «resoconto ordinato» che continua ad essere utile ad ogni Teofilo (forse un personaggio fittizio per indicare ogni «amico di Dio») per dare solidità alla sua vita.

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Prendere su di sé e… togliere

SECONDA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno A

«Io non lo conoscevo», dice Giovanni di Gesù che sta venendo verso di lui. È un’affermazione poco credibile, visto che Gesù e Giovanni erano cugini e praticamente coetanei (c’è una differenza di solo sei mesi tra i due). Che cosa vuol dire precisamente: «Io non lo conoscevo»? Vuol dire che Giovanni si accorge di non conoscere il vero volto di Gesù, si accorge che la conoscenza di Gesù non può mai essere considerata come una cosa scontata. Continua a leggere

Vino robusto, quello di Gesù!

TREDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

Quello di oggi non è certo un «vangelo estivo» da ascoltare sotto l’ombrellone: non propone discorsi rilassanti e disimpegnati. Le parole di Gesù sono nette. Ci piacerebbe aggiungere un po’ d’acqua, ma il suo vino è talmente forte e robusto da impedire ogni attenuazione. Le parole di Gesù vanno prese così, come egli le ha pronunciate, e, semmai, accostate nella loro integralità alla nostra fragilità, come un punto di riferimento sicuro, come specchio in cui riflettere la propria vita, come bastone a cui appoggiare la propria caducità. Continua a leggere

L’albero e il frutto

OTTAVA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso?». Sono sempre attuali queste parole di Gesù. Purtroppo i fossi aumentano e aumentano anche i ciechi che si affidano ai ciechi. «Ogni albero si riconosce dal suo frutto». I frutti di certi alberi li abbiamo davanti agli occhi, eppure facciamo fatica a riconoscere che, se hanno dato frutti cattivi, sono alberi cattivi. Continua a leggere

Tabor, iniezione di bellezza

SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA – Anno B

Raffaello Sanzio, Trasfigurazione (1516 – 1520)

Per capire la scena evangelica della trasfigurazione, bisogna essere andati qualche volta in alta montagna, in una giornata dai contorni netti, in cui l’azzurro del cielo si staglia sui verdi prati e magari si riflette nel blu cupo di un laghetto incastonato tra le rocce. Il silenzio ti permette di sentire il tuo respiro affannoso, il rumore dei tuoi passi. Per un attimo – ma è un attimo che riesce a durare – ti riconcili con te stesso. Continua a leggere

«Perdere» e «trovare» la vita

TREDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno A

Questa pagina evangelica è come uno scrigno pieno di perle preziose. Ne scegliamo due, che ci richiamano al significato che tutte le unifica: Gesù Cristo è la misura unica della vita del cristiano, ed è il fondamento di ogni affetto e di ogni scelta. Dice Gesù: «Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà».  Continua a leggere

Gesù ci sprona e ci rassicura

DODICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno A

Le parole del vangelo di oggi ci spronano e ci rassicurano insieme. Ci spronano ad un coraggio che spesso non abbiamo. La fede è intesa come qualcosa da tenere nascosto, da vivere in alcuni momenti forti e comunitari che però sono assai limitati, mentre Gesù ci invita ad annunciarla dalle terrazze, nella piena luce del giorno. Abbiamo sovente vergogna ad essere cristiani laddove esserlo costa fatica e ci crea anche qualche problema di immagine: abbiamo paura del giudizio degli uomini, mentre non temiamo Dio che è l’unico ad avere un potere reale sulla nostra vita.  Continua a leggere

Parola per… teofili!

TERZA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

EPSON DSC pictureChi sarà mai questo «illustre Teofilo» a cui Luca indirizza il suo vangelo? Non lo sappiamo. E non siamo nemmeno certi che sia il nome proprio di una persona in carne ed ossa. Era normale, infatti, indirizzare uno scritto ad un personaggio fittizio il cui nome era simbolico. Ora, Teofilo significa «amico di Dio». Luca vuol certamente affermare all’inizio del suo vangelo che quelle pagine possono essere lette e apprezzate solo da un amico di Dio, il quale ne farà sicuramente la base della sua vita. Continua a leggere

Trentatreesima Domenica del Tempo Ordinario. L’azzardo per il regno di Dio…

La liturgia odierna affianca alla parabola evangelica dei talenti l’elogio della donna contenuto nel libro dei Proverbi. Perché questo accostamento biblico? È abbastanza semplice rispondere: la donna forte e operosa rappresenta un esempio concreto della fedeltà dimostrata dai due servi che, nella parabola di Gesù, fanno fruttificare i talenti ricevuti. Che cos’è il talento? Continua a leggere