VENTISEIESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B
«Nel mio nome». Gesù ripete tre volte questa espressione, e la considera come vero criterio discriminante tra chi è con lui e chi è contro di lui. Importa di meno, a questo livello, che si faccia parte esplicitamente di una comunità targata, quanto l’essere, il parlare e l’agire nel nome di Gesù.
Dobbiamo comprendere bene questa espressione. Per noi, oggi, il nome equivale a qualcosa di superficiale, una parola dietro cui può esserci anche il nulla… Se ne dicono tante di parole e si può fare una cosa «nel nome» di chicchessia anche per puro interesse di facciata. Continua a leggere