Colpo di testa 213 / Nel vento di montagna la potenza del perdono

Corriere di Como, 8 giugno 2021

Quello celebrato a Chiavenna domenica pomeriggio – e che tanti hanno potuto seguire grazie alla diretta di Espansione Tv – era un rito tutto particolare, il rito di beatificazione di suor Maria Laura, la religiosa di Chiavenna che venne barbaramente uccisa il 6 giugno 2000 da tre ragazze minorenni che con quel gesto intendevano offrire una vittima a satana.

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Colpo di testa 208 / Una grande testimonianza di autentica umanità

Corriere di Como, 4 maggio 2021

Se volessimo usare parole divenute drammaticamente familiari, dovremmo dire che mai Como si trovò a vivere un contagio simile con l’assembramento più grande della sua storia. Venticinque anni fa’ c’era il Papa nella nostra città. Erano le 18.17 di sabato 4 maggio 1996 quando l’elicottero che ci portava Giovanni Paolo II fece un atterraggio lungo sul terreno di gioco dello stadio “Sinigaglia”. Quattromila bambini dalla gioia rumorosa e incontenibile ad accoglierlo, ed era solo il primo passo di una serie di eventi memorabili che sono rimasti nel cuore di tante persone che possono dirsi fortunate ad aver partecipato.

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Colpo di testa 172 / Turchia, quando l’Occidente resta a guardare

Corriere di Como, 14 luglio 2020

Nel corso della sua lunga storia, sono stati commessi tre errori in merito alla basilica cristiana di Santa Sofia di Istanbul. Il maestoso edificio dell’arte bizantina fu inaugurato nel 537 dall’imperatore Giustiniano, come luogo di culto cristiano e come segno di magnificenza dell’architettura imperiale. È noto che proprio in quegli anni il cosiddetto Impero Romano d’Occidente stava vivendo il suo lento e inesorabile disfacimento e cominciava a travasarsi in quello che sarebbe stato il Medioevo, mentre in Oriente la gloria dell’impero continuava a splendere, pur in mezzo a guerre, malattie e carestie. Continua a leggere

Colpo di testa 169 / La scuola torni a scandire il tempo

Corriere di Como, 23 giugno 2020

Uno degli orologi sociali che funzionava meglio era la scuola: essa scandiva i tempi annuali un po’ per tutti. Ebbene, il coronavirus è riuscito a incepparlo. Pochi giorni fa, infatti, è finito l’anno scolastico, ma le scuole erano già chiuse dal 24 febbraio. È vero che l’istruzione è stata garantita dalla cosiddetta “scuola a distanza”, ma l’andare a scuola è tutta un’altra cosa, e i ragazzi hanno avuto solo la sensazione che si continuasse a stare a casa, senza più video-lezioni. Continua a leggere

Colpo di testa 162 / Ventiquattro anni fa il contagio del Papa

Corriere di Como, 5 maggio 2020

Ventiquattro anni fa, esattamente come oggi, Como viveva una giornata storica. In un certo senso la città era blindata, ma la gente era tutta fuori dalle case in un grande assembramento che durò dal sabato sera a domenica sera e che venne sapientemente regolato, anche perché il flusso di popolo proveniva da ogni parte della diocesi. La Messa – una sola, davvero unica – fu celebrata all’aperto, le porte erano completamente spalancate e sulla piana di Lazzago si stimarono centomila presenze. Dal tardo pomeriggio del 4 maggio 1996 a Como c’era il Papa. Continua a leggere

Colpo di testa 158 / Le case tornino a essere piccole chiese

Corriere di Como, 7 aprile 2020

Spesso comprendiamo appieno l’importanza di qualcosa quando essa viene a mancarci, perché l’abitudine ad averla a portata di mano ce ne fa svanire il significato. Capita anche con le persone e non solo con le cose: quando mancano, improvvisamente ci mancano e scopriamo quale tesoro rappresentavano per la nostra vita quando erano con noi. Ci pensavo in questi giorni di reclusione forzata nelle nostre case in riferimento ad un luogo che comunque caratterizza il territorio in cui viviamo: le chiese. Continua a leggere

Colpo di testa 156 / Anche Dio confida nella scienza

Corriere di Como, 24 marzo 2020

Che fine ha fatto la religione in questi giorni dominati dalla pandemia? Ho trovato questa domanda su un giornale. Si suggeriva che forse le speranze dell’umanità, più che all’aiuto divino, sono oggi affidate ai progressi della ricerca scientifica. Non vorrei scandalizzare nessuno dicendo che anche Dio confida nella scienza, visto che anche l’intelligenza umana è opera sua. Mi ha molto colpito la notizia di quel prete emiliano, che, prima di essere ordinato sacerdote, era pneumologo: nei giorni scorsi ha deciso di lasciare provvisoriamente la parrocchia in cui esercitava il suo ministero pastorale per tornare in ospedale ad indossare il camice bianco e dare il suo contributo come medico. Continua a leggere

Colpo di testa 140 / L’attualità del presepe, strumento universale

Corriere di Como, 3 dicembre 2019

Fare il presepe per Natale. Ogni anno spero che un gesto così bello non diventi occasione per qualche polemica da parte di chi crede ancora che la libertà religiosa si difenda togliendo un segno. Il presepe è certamente un segno cristiano, e domenica papa Francesco ne ha difeso il valore con una lettera da Greccio, la località in cui nel Natale del 1223 fu realizzato il primo presepe vivente voluto da san Francesco d’Assisi. Continua a leggere

Colpo di testa 114 / Lo stupore della Pasqua

Corriere di Como, 23 aprile 2019

Forse la Pasqua non genera stupore neanche tra i cristiani. Si direbbe che questa festa contiene una notizia, che non è ancora esplosa compiutamente nel cuore degli uomini e delle donne del nostro tempo. Ci ripensavo la sera di Pasqua vedendo il film “Risorto” diretto da Kevin Reynolds (una sorta di sequel non ufficiale de “La Passione di Cristo” di Mel Gibson). Continua a leggere

Colpo di testa 98 / Presepi, immigrati e furbate ideologiche

Corriere di Como, 18 dicembre 2018

Anche quest’anno in prossimità del Natale non sono mancate le polemiche sul presepe. Stucchevoli come sempre, perché nascono sul terreno dell’ideologia e dell’ignoranza. E fa ancora più specie trovare all’origine di queste polemiche preti o insegnanti, i quali dovrebbero avere il compito di istruire se non proprio di educare. Sono sempre più convinto che la libertà religiosa – un bene che deve essere garantito a tutti – si eserciti aggiungendo semmai un simbolo e non togliendone uno come il presepe, che non provoca alcun fastidio nemmeno a chi non è cristiano. Continua a leggere