Colpo di testa 225 / Il «bla bla bla» terreno di democrazia

Corriere di Como, 5 ottobre 2021

Foto di Giancarlo Gallo da Pixabay

«Bla bla bla». Si usa solitamente questa espressione onomatopeica per indicare un chiacchiericcio inconcludente, un puro esercizio retorico che non approda ad alcun risultato. Chissà che cosa volesse intendere Greta Thunberg dal palco di Milano, attribuendo il «bla bla bla» ai Governi mondiali in riferimento ai tanti problemi che ruotano attorno ai cambiamenti climatici e alla salvezza del pianeta.

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Colpo di testa 193 / Troppi “io” sul treno della democrazia

Corriere di Como, 19 gennaio 2021

Qualcuno potrebbe farsi l’idea che democrazia fa rima con confusione. Ce n’è molta e si corre il rischio di considerarla come un danno collaterale del Covid. Invece, forse, la confusione fa parte della natura stessa delle nostre democrazie occidentali, così sensibili alla salvaguardia delle libertà individuali. Continua a leggere

Colpo di testa 142 / Il bestiario della politica e la “piazzocrazia”

Corriere di Como, 17 dicembre 2019

La zoologia in politica sembra vivere una stagione feconda. Negli anni passati si preferì la botanica – ulivo, quercia e cespugli vari – mentre ora si va formando un piccolo “bestiario”. Il linguaggio dei politici, a dire il vero, si è parecchio impoverito ed è divenuto quasi uno “sloganario” in cui riecheggiano sempre le stesse parole d’ordine. Continua a leggere

Colpo di testa / 46 Non per essere più ricchi, ma per avere più servizi

Corriere di Como, 24 ottobre 2017

Uno dei difetti più grossi della democrazia è di creare molta polvere. Domenica c’è stato un referendum consultivo regionale per l’autonomia. Ne sono sicuro. Mi hanno dato anche la ricevuta, con tanto di timbro della Regione Lombardia. Lo scrivo per segnalare un’evidenza. Non sto parlando di una consultazione folkloristica fatta sotto il gazebo (di che colore sia è ininfluente). Continua a leggere

Colpo di testa / 43 Il testacoda della democrazia

Corriere di Como, 3 ottobre 2017

«Non siamo cattivi. Vogliamo solo votare». Con le lacrime agli occhi, il calciatore del Barça e della nazionale Gerard Piqué è riuscito a condensare in poche parole la meraviglia del mondo intero davanti ad una inutile quanto brutale violenza messa in atto contro cittadini che volevano solo pacificamente votare. Un testacoda della democrazia spagnola, di cui avremmo tutti fatto a meno. Domenica in Catalogna doveva essere solo una giornata di consultazione popolare. Poi Madrid avrebbe potuto considerare le schede scrutinate come carta straccia, senza alcun valore legale, visto che il referendum era stato dichiarato illegittimo. Barcellona, invece, avrebbe potuto misurare l’effettiva entità dei cittadini favorevoli all’indipendenza, posto che il numero dei votanti fosse particolarmente significativo. Invece gli indipendentisti catalani cantano vittoria e i governanti madrileni si leccano le ferite… Continua a leggere

Colpo di testa 28 / La Turchia, Erdogan e il veleno della demagogia

Corriere di Como, 18 aprile 2017

L’esito del referendum in Turchia non è stato certamente il plebiscito che il presidente Erdogan sperava di ottenere: il sì alle riforme costituzionali è stato pari solo al 51,3% dei votanti e nelle grandi città (Ankara, Istanbul  e Smirne) ha prevalso addirittura il no. Ma il “sultano” – così viene ormai chiamato il presidente turco – non ha perso nemmeno un minuto per cantare vittoria. Le riforme approvate rafforzano grandemente i suoi poteri personali e gli permetteranno di restare in sella – se rieletto – sino al 2029. Continua a leggere

Colpo di testa 17 / Il vituperato Trump mantiene le promesse

Corriere di Como, 31 gennaio 2017

Donald TrumpCi siamo abituati all’incoerenza dei politici. O meglio, come cittadini che stanno sempre più perdendo la fiducia in coloro che ci governano, ci aspettiamo ormai con disillusa naturalezza che i politici eletti non facciano quello che avevano promesso in campagna elettorale. Continua a leggere

Como: 40 mila elettori su 69 mila hanno deciso di non decidere!

Le percentuali sono un’invenzione della democrazia mediatica: piacciono ai politici e alla gente e sono comode perché semplificano la lettura dei dati. A me piacciono i numeri, che hanno una minore ambiguità nel rappresentare la realtà (la quale, sia chiaro, è ben più complessa e ampia e vera dei numeri stessi!). Continua a leggere

Corsivo. Protesta no-Tav, una brutta cartolina…

In Val Susa stiamo perdendo tempo, soldi e dignità.

Passi per il tempo. Ne perdiamo talmente tanto, in regime di democrazia, che non sappiamo più distinguere tra quello buttato via e quello speso bene. Sul tema della linea ad alta velocità Torino-Lione le discussioni sono state lunghe ed hanno lasciato i dialoganti su sponde diverse se non opposte. Continua a leggere