La frase di Giovanni Battista ha trovato posto nel rito della Messa, proprio quando il sacerdote, alzando l’ostia, la presenta all’assemblea, dicendo chi è effettivamente Colui che si va a ricevere nella comunione: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo». Siamo abituati a sentire queste parole, ma ho il sospetto che non le comprendiamo. Ci colpisce l’immagine dell’agnello, che a noi dice istintivamente una dolcezza che commuove: che cosa c’è di più poetico di un agnellino da mettersi sulle spalle (come ha fatto qualche giorno fa’ papa Francesco)? Continua a leggere
Giovanni
Battesimo del Signore. Il Giordano e il nostro battesimo…
Sembra che il Giordano fosse un fiume dalle acque cristalline, circondato da una verdeggiante vegetazione: in quella cornice Gesù ricevette il battesimo di Giovanni. Mi risulta che oggi quello stesso fiume sia ridotto a poca cosa, con acque stagnanti ed un alto tasso di inquinamento. Mi vien da aggiungere: esattamente come il destino di tanti battesimi cristiani, che finiscono nella melma e non sanno più irrigare la vita. Continua a leggere
Seconda Domenica dopo Natale. La luce? Le tenebre non l’hanno vinta…
Vi sarà capitato, durante un’escursione, di essere vicini alla meta e di dover fare una deviazione imprevista che allunga il percorso. Però, magari, vi porta lungo un sentiero a strapiombo, con una vista mozzafiato. Vi fermate un attimo a contemplare e la bellezza vi riempie di verità! Ecco, accade questo nella seconda domenica dopo Natale, che non c’è ogni anno in quella piacevole escursione che sono i tredici giorni che vanno da Natale all’Epifania. Una «deviazione» liturgica, con alcune letture ardite della Parola di Dio, messe lì tutte in un colpo solo. Eppure, un’esperienza di bellezza e verità. Continua a leggere
Terza Domenica di Pasqua. «Mi vuoi bene?»…
L’orologio sembra tornato indietro. Gli apostoli sono nuovamente pescatori di pesci sul mare di Tiberiade. Le reti vuote sono una drammatica possibilità, anche dopo la Pasqua. Ma ecco, «Gesù stette sulla riva». Pare ai margini della scena, ed è uno che non riconosci subito, eppure «è il Signore!», come esclama il discepolo amato, Giovanni. Continua a leggere
Quarta Domenica di Avvento. La porta dell’accoglienza.
La scena che ci si spalanca davanti agli occhi, aprendo l’ultima porta dell’Avvento, è quella di due madri che si abbracciano e si aiutano, e di due bambini che, dal grembo, sussultano ed esultano. Continua a leggere
Ventinovesima Domenica del tempo ordinario. Ho creduto perciò ho parlato…
In questa domenica si celebra la Giornata Missionaria Mondiale, ed il tema che ci viene proposto come riflessione ruota attorno al rapporto tra la fede e la testimonianza: «Ho creduto perciò ho parlato». Continua a leggere
Ventiduesima Domenica del tempo ordinario. Dabar da accogliere e da fare…
Vorrei soffermarmi sull’insegnamento dell’apostolo Giacomo contenuto nella seconda lettura. La sua esortazione giunge a concludere la settimana del Grest, in cui i nostri ragazzi hanno costruito giorno dopo giorno una parola dal suono strano – è ebraica – e dal significato assai ricco: dabar. Continua a leggere
Diciassettesima Domenica del tempo ordinario. Due tipi di ragionamento…
Nel racconto evangelico vengono a galla due tipi di ragionamento con cui si confronta Gesù stesso. Uno è quello che noi chiamiamo frettolosamente «buon senso». Continua a leggere
Natività di S. Giovanni Battista. Giovanni, il più grande!
La ricorrenza odierna – la nascita di Giovanni Battista – ci offre l’opportunità di approfondire questa figura che fa da cerniera tra l’Antico ed il Nuovo Testamento. Non dimentichiamo che Gesù stesso lo definisce come il più grande tra i nati di donna, quindi il più grande uomo della storia. Continua a leggere
Quarta Domenica di Pasqua. Il pastore, quello bello…
L’espressione con cui Gesù si definisce – in questa pagina del vangelo di Giovanni, che torna ogni anno nella quarta domenica di Pasqua – è assai conosciuta: «Io sono il buon pastore». In verità l’evangelista pone sulla bocca di Gesù queste parole: «Io sono il pastore, quello bello». Continua a leggere