In questa settimana – uno degli ultimi scampoli dell’estate, prima che l’inizio della scuola porti con sé il consueto cambio di marcia stagionale – sono impegnato con i miei ragazzi della parrocchia nella settimana del Grest, come sempre bella e impegnativa.A chi mi segue nel blog regalo questo breve schema di un percorso di PAROLA, che sto proponendo al gruppo dei ragazzi, ma che va benissimo anche per noi adulti. Anzi, per noi è una sorta di esame di coscienza!
Eccolo:
D – Esprimi ragioni forti con parole dolci.
A – Non basta parlare, bisogna saper comunicare, saper annunciare.
B – Regala parole buone: la scienza sta ancora cercando una medicina più efficace delle parole buone.
A – Ascolta! Ascoltare è la forma più raffinata di parlare.
R – Non dire tutto ciò che pensi, ma pensa a tutto ciò che dici: ragiona!
Ne uscirà un… DABAR – e i ragazzi non sanno che cosa vuol dire! – ma sarà l’occasione per aiutarli a capire il significato di questa parola ebraica, che è molto più di una parola…
A presto.
Grazie per questo post. Davvero un grande esame di coscienza…
Buon onomastico e una preghiera.
grazie Don, ma cosa significa DABAR?
Che cosa c’è di più brillante dell’oro?
La Luce, maestro!
E, cosa c’è di più luminoso della Luce?
La Parola scambiata.
Questa parola di cui abbiamo perso il reale significato, si dice in ebraico:
rbd
DABAR
Si scrive, da destra a sinistra, daleth – beith – resh.
La parola, è il pensiero che nasce nella testa (rosh), e che si fa Parola, aprendo la porta (daleth), al dialogo (beith).
In dabar, troviamo il verbo barà, che significa creare e, troviamo il frutto della creazione in bar, il figlio.
Dabar corrisponde al greco logos (logos), e come questo ha un significato molto più ampio di quello di VERBUM.
Logos deriva dal fenicio leqhù (radice l q h), che significa anche accettare, ricevere, contare.