L’amore, una bomba di quotidianità

TRENTUNESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Foto di Belinda Cave da Pixabay

«E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo». Lo trovo io il coraggio di fare ancora una domanda a Gesù su una questione così importante. «Come faccio ad amare me stesso, rimanendo aperto all’amore fondamentale per Dio e all’amore del prossimo?».

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Scandalosa umanità…

DICIANNOVESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Foto di Munruthel da Pixabay

Nel dialogo s’infiltra la mormorazione. Dalla folla emergono i Giudei, visti da Giovanni in modo negativo. Sono i sapienti della religione, incapaci di mettersi in un autentico cammino di fede. Che cosa li fa mormorare?

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È uno di noi…

QUATTORDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Perché Gesù era «motivo di scandalo» a Nazaret? La domanda è importante perché è valida anche se cambiamo il nome del luogo. Ovunque ci sia Gesù, questo scandalo accade. Se non c’è scandalo, può darsi che il problema sia ancora più grave, cioè che Gesù non c’è proprio, o, se c’è, non interessa.

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Il mistero di Gesù, sulla barca…

DODICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Foto di Schäferle da Pixabay

Sulla barca c’è il mistero di Gesù Cristo, Dio e uomo. Ecco perché i discepoli «furono presi da grande timore». Sono sulla barca nella compagnia di Dio, l’unico che può farsi ubbidire dal vento e dal mare, eppure quello stesso Dio è un uomo inspiegabilmente addormentato nel bel mezzo di una tempesta.

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I sacrifici del tempio

TERZA DOMENICA DI QUARESIMA – Anno B

«Ma egli parlava del tempio del suo corpo». I discepoli di Gesù lo capiranno solo dopo la risurrezione. E noi che cosa abbiamo capito oggi? Solitamente citiamo questo brano per avere una pezza giustificativa per i nostri impeti d’ira, ricordando che anche Gesù si è arrabbiato! Continua a leggere

Colpo di testa 129 / Scienza e fede tra ipotesi e certezze

Corriere di Como, 17 settembre 2019

Scienza e fede. Sotto questo titolo possiamo per comodità riassumere tutte quelle discussioni che trovano spazio in articoli relegati nelle pagine culturali dei quotidiani, in qualche rivista di settore o in libri necessariamente di nicchia. Come se il problema del rapporto tra scienza e fede sia un lusso per intellettuali che, a pancia piena, possono esibirsi in equilibrismi del pensiero da cui i più sono felicemente esentati. A dire il vero, bisogna riconoscere che talvolta questi testi sono così indecifrabili, da spiegare perché siano appannaggio di pochi eletti. Continua a leggere

L’albero e il frutto

OTTAVA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso?». Sono sempre attuali queste parole di Gesù. Purtroppo i fossi aumentano e aumentano anche i ciechi che si affidano ai ciechi. «Ogni albero si riconosce dal suo frutto». I frutti di certi alberi li abbiamo davanti agli occhi, eppure facciamo fatica a riconoscere che, se hanno dato frutti cattivi, sono alberi cattivi. Continua a leggere

Colpo di testa 92 / La tutela della natura è prerogativa dell’uomo

Corriere di Como, 6 novembre 2018

Nei giorni scorsi mi sono commosso nel vedere in rete un filmato che ritrae la strada che da Paneveggio sale al passo Rolle, segnata da una serie continua di abeti rossi sradicati o spezzati dalla forza del vento. Conosco molto bene quella zona per averci passato giorni bellissimi per più estati con i ragazzi della parrocchia. Secoli di rigoglio naturalistico atterrati in una notte di follia meteorologica.

Ora, la commozione che ho provato io da casa, o lo sconcerto, l’incredulità, e forse la rabbia che hanno manifestato gli abitanti di quei luoghi, sono reazioni specificamente umane. La numerosa colonia di cervi che abita stabilmente quei boschi così pregiati, disturbata e spaventata da quell’evento eccezionale, si è sicuramente già spostata in altre parti dell’immensa foresta di Paneveggio. Ma i cervi non si sono commossi come me. E nemmeno gli abeti che sono rimasti in piedi, forse proprio grazie agli alberi che davanti a loro sono caduti scaricando la forza del vento. Continua a leggere

Le tre verità della creazione

VENTISETTESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

I farisei cercano di ingannare Gesù, ponendogli una domanda che lo costringa a prendere una posizione in merito ad una questione che animava il dibattito del tempo. La questione posta a Gesù era molto chiara: «Si può divorziare?». Anche la risposta era abbastanza nota: «Si può, perché Mosè ha concesso all’uomo il permesso di divorziare dalla propria moglie». Ebbene, questa non è affatto la posizione di Gesù, ma semmai quella di Mosè. Gesù va oltre, Gesù va alla radice del problema. Continua a leggere

Lui… nella nostra nebbia!

BATTESIMO DEL SIGNORE – Anno A

torrenteAnche per Giovanni il Battista c’è un’altra strada, come per i Magi. Lo abbiamo incontrato prima di Natale: gridava nel deserto di preparare la strada per la venuta del Signore. Ora, quella strada stessa gli si fa presente in tutta la sua forza. Gesù vuole essere battezzato da Giovanni per iniziare il suo ministero. Chiede un gesto che Giovanni non vuole compiere, perché ha un significato che, secondo lui, non può essere applicato a Gesù, il Messia, il Figlio di Dio. In effetti, scendere nell’acqua del Giordano aveva sì il significato di iniziare una nuova vita, ma pentendosi dei propri peccati, lavandoli simbolicamente in quell’acqua di rigenerazione. Gesù non ha un passato da farsi perdonare. Che cosa scende a fare nelle acque del Giordano? Continua a leggere