Corriere di Como, 11 settembre 2018
Confesso di non essere un cinefilo. È da un po’ di anni che non entro in una sala cinematografica. E non sono nemmeno abbonato ad alcun canale tematico che manda in onda film on demand. Guardo saltuariamente qualche pellicola trasmessa in chiaro dalla televisione generalista. Scrivo da non esperto di cinema, dunque. Immagino che anche in questo campo, però, a guidare le scelte di un carrozzone immenso e variegato ci siano i soldi. Continua a leggere