Corriere di Como, 18 settembre 2018
La comunicazione è la cifra del nostro mondo. Eppure la malattia sociale più diffusa oggi è una sorta di sordomutismo di ritorno. Diventando adulti, cioè, si perde poco a poco quella qualità che contraddistingue l’uomo: la parola. Mi direte: ma se il mondo è un vociare unico, una babele di suoni che s’intrecciano e si sovrappongono! Esatto, proprio così. Manca la parola, ovvero quella dinamica dialogica in cui il parlare ha bisogno dell’ascoltare. Continua a leggere