Colpo di testa 210 / La sapienza, l’economia e il pensiero critico

Corriere di Como, 18 maggio 2021

Che al governo ci siano i sapienti è un ideale che attraversa la storia. Basterebbe sfogliare qualche pagina di Platone, che tra l’altro gode di una insperata attualità. Al governo più spesso vi sono i potenti, però, e anche quella potenza dei numeri che chiamiamo democrazia non è sempre garanzia di sapienza. I primi a dover essere sapienti sono proprio quei cittadini che eleggono i governanti, e questa esigenza di sapienza diffusa apre le porte ad una delicata opera educativa.

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Il corpo e la sensibilità

TREDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

La pagina del libro della Sapienza ci ha parlato di Dio come colui che «ha creato tutte le cose perché esistano… ha creato l’uomo per l’incorruttibilità; lo ha fatto immagine della propria natura». Parole che acquistano un significato nuovo se lette alla luce di Gesù Cristo. Infatti, la parola «imcorruttibilità» può essere compresa ancora entro una cornice spiritualistica: c’è una componente nell’uomo – l’anima – che non muore; c’è qualcosa della vita umana – gli affetti veri, l’amore, l’amicizia – che la morte non può distruggere e che continuano ad abitare in noi anche quando una persona non c’è più con il corpo. Continua a leggere

L’olio della sapienza

TRENTADUESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno A

Questa parabola, raccontata oggi – magari come una delle tante finte “storie vere” di cui sono pieni i programmi televisivi – avrebbe avuto sicuramente un’appendice polemica per scoprire di chi è stata la colpa di tanto trambusto. State sicuri, che dal dibattito sarebbe risultato che il colpevole è lo sposo: arrivato in ritardo, è lui che ha creato una odiosa distinzione tra le dieci damigelle della sposa, ed è solo colpa sua se cinque sono rimaste fuori dal banchetto di nozze. Continua a leggere

La Sapienza gioca… con Dio

SANTISSIMA TRINITÀ – Anno C

FogliaLa Santissima Trinità è una di quelle «molte cose» di cui non siamo capaci di portare il peso senza il dono dello Spirito? Forse, ma non è una «cosa» e il pensarla come un peso non è certo il modo migliore per amarla e conoscerla. Ci lasciamo prendere, allora, dalla leggiadria misteriosa con cui la prima lettura ci conduce per mano dentro il mistero di Dio in un modo pienamente umano. Continua a leggere

Il dono della sapienza

TERZA DOMENICA DI PASQUA – Anno C

Giglio Rosso e Gruppo del SellaQuesta lunga scena mi fa sorgere una domanda: ma la risurrezione di Gesù che cosa ha cambiato nella mia vita? Sì, perché sembra che abbia fatto addirittura tornare indietro l’orologio della vita degli apostoli. Erano pescatori, Gesù li ha portati via dal mare e dalle barche per farne pescatori di uomini, ed ora eccoli tornati pescatori di pesci. Continua a leggere

La sapienza, innanzitutto!

VENTOTTESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

DSC_0704Le letture di questa domenica fanno riflettere. La prima soprattutto, in cui è riportata una preghiera stranissima, lontana mille miglia dalla mentalità del nostro tempo. La frase più comune e banale che ci si dice – quando non si sa che cosa dire – è: «L’importante è la salute, poi viene tutto il resto!». L’altra parola che ritorna spesso nel nostro parlare è «bellezza», nella sua accezione più esteriore: la bellezza fisica è forse il valore più ricercato, soprattutto dalle generazioni più giovani (ma sembra che anche gli anziani inseguano il mito di una bellezza che non sfiorisce, come se la vita coincidesse con un corpo bello secondo i canoni della giovinezza). Continua a leggere

Ventottesima Domenica del tempo ordinario. Lasciare, condividere, seguire…

La domanda rivolta a Gesù dal tale – che siamo soliti identificare con il giovane ricco – è piena di saggezza. Egli non fa una domandina in vista di qualcosa di immediato, ma vuole sapere in ordine alla vita eterna. E poi ha già capito che non basta conoscere, ma che bisogna fare. Continua a leggere

Venticinquesima Domenica del tempo ordinario. La sapienza che viene dall’alto…

L’apostolo Giacomo è convinto che esistano due sapienze e non una sola. Ve n’è una terrena, il cui segno distintivo sono la gelosia e lo spirito di contesa ed il cui esito è il disordine con ogni sorta di cattive azioni. Continua a leggere