Corriere di Como, 18 maggio 2021
Che al governo ci siano i sapienti è un ideale che attraversa la storia. Basterebbe sfogliare qualche pagina di Platone, che tra l’altro gode di una insperata attualità. Al governo più spesso vi sono i potenti, però, e anche quella potenza dei numeri che chiamiamo democrazia non è sempre garanzia di sapienza. I primi a dover essere sapienti sono proprio quei cittadini che eleggono i governanti, e questa esigenza di sapienza diffusa apre le porte ad una delicata opera educativa.
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