La Chiesa nella pace di Cristo

SESTA DOMENICA DI PASQUA – Anno C

Foto di Daniel Reche da Pixabay

Parole intense quelle che Gesù pronuncia nell’ultima cena. Tutte ispirate all’affetto profondo che lo unisce ai suoi discepoli nel momento in cui sta per affrontare la morte. Ecco perché nel cenacolo risuona una parola di conforto: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace».

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Che ci trovi in pace!

SECONDA DOMENICA DI AVVENTO – Anno B

«Fate di tutto perché Dio vi trovi in pace». Abbiamo sentito rivolto anche a noi questo monito, che segue quello di domenica scorsa. Non solo, giungendo all’improvviso, Gesù non ci deve trovare addormentati, ma vuole trovarci in pace e noi dobbiamo fare di tutto affinché ciò avvenga. La parola «pace» evoca tranquillità, serenità di rapporti, assenza di preoccupazioni. Continua a leggere

Colpo di testa 153 / Afghanistan e Turchia, emergenze dimenticate

Corriere di Como, 3 marzo 2020

L’emergenza sanitaria mondiale provocata dalla diffusione del Covid-19 rischia di far passare sotto silenzio eventi internazionali che invece hanno un importante spessore politico e sociale. Uno su tutti. Sabato scorso a Doha è stata siglata l’intesa tra Stati Uniti e talebani per la pace in Afghanistan. Un traguardo rilevante che si annuncia però colmo di incognite. Una, ad esempio, riguarda la trattativa vera che a giorni inizierà tra talebani e governo di Kabul per la definizione di una pace concreta. Continua a leggere

Guardatevi attorno!

TERZA DOMENICA DI AVVENTO – Anno C

Oggi il Vangelo ci fa conoscere un po’ più da vicino la «voce che grida nel deserto», a partire dalle risposte che Giovanni dà alla gente che è andata da lui al fiume Giordano. Se avete notato, la domanda posta al Battista è sempre la stessa: «Che cosa dobbiamo fare?». Vale la pena riflettere su questa domanda fondamentale. Forse ci aspetteremmo che ad un uomo di Dio si domandi che cosa credere, che cosa pensare. Invece la domanda giusta è proprio questa: «Che cosa dobbiamo fare?». Continua a leggere

Colpo di testa 60 / La pace non è una gara di finzione olimpica

Corriere di Como, 13 febbraio 2018

Si ripeterà la distensione del ping-pong, che negli anni Settanta contribuì ad avvicinare gli Stati Uniti di Nixon alla Cina di Mao? Credo proprio di no. Che il disgelo tra le due Coree possa avere inizio sul ghiaccio di Pyeongchang è cosa poco probabile. Le prove di dialogo tra Seoul e Pyongyang in occasione dei Giochi Olimpici Invernali, che si stanno svolgendo in Corea del Sud, si scioglieranno come neve al sole, perché hanno come unico collante una strategia del sorriso che non ha alcun fondamento né politico né diplomatico. Continua a leggere

Seconda Domenica di Pasqua. Venne Gesù, stette in mezzo…

«Venne Gesù, stette in mezzo». Non è un semplice particolare di scena. È la modalità pasquale per eccellenza della presenza del Risorto. Vale per quanti allora lo videro, lo toccarono e mangiarono con lui, ascoltando le sue parole. Vale per noi oggi, che ci troviamo riuniti nel primo giorno della settimana. Continua a leggere

Per dirci Buon Natale… impariamo dal presepe!

Per dirci Buon Natale… impariamo dal presepe. Proprio così. Un presepe cristiano parla da solo, ripete il Vangelo arricchito con la nostra vita: ci siamo anche noi tra quelle statuine. Continua a leggere

Corsivo. Nichi Vendola non sa leggere e, quindi, parla a sproposito…

Uno dei problemi dei politici italiani (magari non di tutti) è che non sanno leggere. Analfabetismo intellettivo. Sanno leggere dietro, ma non sanno leggere dentro (intellectus vuol dire proprio saper leggere dentro, intus legere). Continua a leggere

Seconda Domenica di Avvento. La porta della pace.

La figura di Giovanni il Battista spicca nell’esordio del vangelo di Luca – subito dopo i racconti dei Vangeli dell’infanzia – in mezzo ad un mucchio di personaggi importanti, quelli della storia del tempo di Gesù, a cominciare dal più famoso, l’imperatore di Roma Tiberio Cesare. Continua a leggere