Corriere di Como, 23 giugno 2020
Uno degli orologi sociali che funzionava meglio era la scuola: essa scandiva i tempi annuali un po’ per tutti. Ebbene, il coronavirus è riuscito a incepparlo. Pochi giorni fa, infatti, è finito l’anno scolastico, ma le scuole erano già chiuse dal 24 febbraio. È vero che l’istruzione è stata garantita dalla cosiddetta “scuola a distanza”, ma l’andare a scuola è tutta un’altra cosa, e i ragazzi hanno avuto solo la sensazione che si continuasse a stare a casa, senza più video-lezioni. Continua a leggere