La benedizione di Capodanno

Bergsee – Foto AC

«Il Signore faccia risplendere per te il suo volto». Questo augurio, che la Chiesa propone come benedizione di ogni primo giorno dell’anno, non è per nulla scontato. Era molto comune nella religiosità antica pensare Dio proprio come uno che non ha volto, e questa percezione è ancora oggi presente in tante forme di spiritualismo, che, per definire Dio, lo allontanano dall’uomo, togliendogli tutto ciò che è troppo umano.

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La nostra vita sia la sua casa

Foto AC

Il Vangelo ci ripropone la scena dell’annunciazione quasi a volerci assicurare che il Natale ormai vicino ha lì il suo fondamento. Maria concepisce Gesù, cioè lo accoglie dentro di sé.

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Il privilegio di Maria

Maria ci sta nuovamente davanti, umile e insieme sublime sulla scena dell’incarnazione. Noi parliamo di annunciazione, ma quella parola di annuncio è in realtà già carne. Dicendo «avvenga per me» Maria è madre per opera dello Spirito Santo.

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Un Messia (e una Chiesa) agnello

SECONDA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno A

Foto AC

Giovanni fa una confessione che ci suona un po’ strana. Dice di Gesù: «Io non lo conoscevo». Come è possibile? Erano parenti, Maria ed Elisabetta – le madri – si erano incontrate prima della loro nascita.

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La benedizione dei volti

MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO

Foto AC

«Il Signore faccia risplendere per te il suo volto». È l’augurio più bello che possiamo ricevere all’inizio di un nuovo anno. Che Dio ti sia vicino, che ti mostri il suo volto, che ti sorrida!

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Giuseppe, uomo giusto

QUARTA DOMENICA DI AVVENTO – Anno A

Chiesetta del Passo Gardena – Foto AC

Possiamo immaginare come dovette sentirsi Giuseppe quando seppe che Maria, la sua promessa sposa, era incinta per opera dello Spirito Santo.

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Maria, una serva, non una privilegiata

IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

Una tra le più famose canzoni di Natale esordisce con parole che rischiano di fuorviarci: «Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo». Quasi Gesù fosse un semidio della mitologia greca che scende dal cielo!

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La donna, Maria e la Chiesa

ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

La prima lettura (tratta dal libro dell’Apocalisse) è un testo di non facile interpretazione. Si parla di due segni «nel cielo», ovvero si vuole riferire il compimento della storia. C’è il segno grandioso della donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle, e c’è l’altro segno dell’enorme drago rosso con sette teste e dieci corna.

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La sola cosa di cui c’è bisogno

SEDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

Foto di Constance Kowalik da Pixabay

«Di una cosa sola c’è bisogno». Con questa affermazione Gesù prende le distanze da una logica di vita oggi molto diffusa, secondo cui abbiamo continuamente bisogno di molte cose. La scena domestica nella casa di Betania ci mette di fronte a una donna, Marta, che si lamenta con Gesù di essere stata lasciata sola a servire, perché la sorella Maria è tutta presa dall’ascoltare.

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Quando finisce il nostro vino…

SECONDA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

Siamo come catapultati su un’altra scena: eravamo in un quadro di penitenza e di sacrificio al fiume Giordano, ora siamo in un contesto di godimento e di festa al matrimonio di Cana di Galilea. Ma… «non hanno vino».

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