MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO

«Il Signore faccia risplendere per te il suo volto». È l’augurio più bello che possiamo ricevere all’inizio di un nuovo anno. Che Dio ti sia vicino, che ti mostri il suo volto, che ti sorrida!
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«Il Signore faccia risplendere per te il suo volto». È l’augurio più bello che possiamo ricevere all’inizio di un nuovo anno. Che Dio ti sia vicino, che ti mostri il suo volto, che ti sorrida!
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All’inizio di ogni anno, quasi a dare senso ai nostri auguri, la Chiesa pone, come frontespizio di grazia sublime, Maria, la Madre di Dio. È con questa particolare qualità che la veneriamo oggi: la madre di Dio, non dunque semplicemente la madre di un bambino di nome Gesù, ma la Θεοτόκος, la Dei genetrix.
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Foto di press 👍 and ⭐ da Pixabay
«Il Signore faccia risplendere per te il suo volto». Questo augurio, che la Chiesa propone come benedizione di ogni primo giorno dell’anno, non è per nulla scontato. Era molto comune nella religiosità antica pensare Dio proprio come uno che non ha volto, e questa percezione è ancora oggi presente in tante forme di spiritualismo, che, per definire Dio, lo allontanano dall’uomo, togliendogli tutto ciò che è troppo umano. Quindi, anche il volto. Continua a leggere
MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
È il giorno degli auguri, perché inizia un nuovo anno. Ma è pure l’apoteosi del Natale che la Chiesa dedica alla Madre di Dio, Maria. Non sono due cose diverse e incompatibili. Anzi, Maria ci salva dal rischio che i nostri auguri siano flatus vocis, semplice abitudine vuota di significato. Maria è l’augurio più bello per un nuovo anno che inizia nel segno della speranza. Continua a leggere
MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
Ci si scambiano gli auguri, oggi. «Buon Anno», si dice. Ma da cristiani, oggi, Ottava di Natale, potremmo ancora ripetere: «Buon Natale». E, in fondo, per un cristiano queste due forme augurali coincidono perfettamente: la bontà del tempo dipende tutta e soltanto dal fatto che questo tempo è abitato da Dio. Abitato non in un modo simbolico, ma carnale. Il nostro tempo è abitato da un uomo che è Dio, perché «il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi».
Ci auguriamo cose belle e cose buone, in questi primi giorni dell’anno nuovo. C’è chi quest’anno si sposerà e formerà una nuova famiglia. Continua a leggere