31 dicembre. Tornare e… ringraziare

Quando arriva la sera del 31 dicembre, ogni anno, siamo presi tra due fuochi. Il più acceso è quello della lamentela, che dà voce al consuntivo delle fatiche realizzate e dei sogni irrealizzati. Lamentarsi può addirittura essere un atto umanamente terapeutico, ma quando questo rito lamentoso del 31 dicembre diventa esagerato e va ad intaccare i giorni di un anno come se fossero un unico blocco di negatività, allora lamentarsi è solo una forma di inaccettabile ingratitudine verso la vita. Continua a leggere

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