Noi e Tommaso

SECONDA DOMENICA DI PASQUA – Anno C

«Io non credo». Non c’era e non crede. Così Tommaso, uno dei Dodici. Eppure una settimana più tardi, sulla sua bocca troviamo la professione di fede più perfetta di tutti i vangeli: «Mio Signore e mio Dio!». Tommaso è davvero un personaggio pasquale, perché con la sua vicenda umana rappresenta la difficoltà e la pienezza della fede in Gesù Cristo risorto. La nostra fede di oggi, la fede della Chiesa, è sostenuta sulla fede di Tommaso, e ci aiuta molto il sapere che essa ebbe alle sue origini un perentorio «io non credo». Continua a leggere

Il segno della croce

SANTISSIMA TRINITÀ – Anno B

«Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo… Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Così termina il vangelo di Matteo. Nel nome della Santissima Trinità, con la promessa di una presenza continua del Signore Gesù. Continua a leggere

Chi è lo Spirito?

DOMENICA DI PENTECOSTE – Anno B

Quando arriva Pentecoste, viene a galla la difficoltà a parlare dello Spirito Santo, la terza Persona della Santissima Trinità: non è Gesù, con la sua evidente umanità, e non è il Padre, che, con un po’ di fantasia, ci immaginiamo come un vecchio dalla barba bianca! In un mondo in cui tutto sembra misurabile e rappresentabile, lo Spirito Santo è evanescente: più che a qualcuno, assomiglia a qualcosa… e qualcosa di interiore. Continua a leggere

Il Dono, i doni, le virtù

DOMENICA DI PENTECOSTE – Anno A

Che festa è oggi? Pentecoste. La parola significa semplicemente «cinquanta giorni» e tanti ne sono passati da Pasqua. Il dono dello Spirito Santo giunge a completare la Pasqua e mette la comunità dei discepoli di Gesù in grado di iniziare la grande avventura della Chiesa. Quella di oggi è una festa che mette in movimento, che fa uscire dalla paura e dona il coraggio e la consapevolezza di una missione. È accaduto agli apostoli, accade anche a noi. Continua a leggere

Amore e (è) obbedienza…

SESTA DOMENICA DI PASQUA – Anno A

C’era una pubblicità di un gestore telefonico che qualche anno fa ci tormentava con uno slogan apparentemente innocuo. Diceva: «Tutto intorno a te». Espressione per nulla innocua. Anzi, se lo prendiamo sul serio, questo slogan potrebbe essere una moderna descrizione dell’inferno. Il filosofo francese Jean Paul Sartre sosteneva che «l’inferno sono gli altri». Egli pensava che l’inferno sono gli altri che mi impongono i loro problemi e mi costringono a uscire da me stesso ed a relazionarmi con loro. Ora, quanto più lo sono gli altri che dovrebbero girare attorno a me come pianeti al loro sole! Nessuno di noi, in quanto creatura, è capace di essere il centro gravitazionale attorno a cui ruota tutto. Se lo desidera e prova a realizzarlo, la sua vita diventa una tragedia, anche perché se tutti dicono «tutto intorno a me», il risultato reale è la guerra di tutti contro tutti. Continua a leggere

La Sapienza gioca… con Dio

SANTISSIMA TRINITÀ – Anno C

FogliaLa Santissima Trinità è una di quelle «molte cose» di cui non siamo capaci di portare il peso senza il dono dello Spirito? Forse, ma non è una «cosa» e il pensarla come un peso non è certo il modo migliore per amarla e conoscerla. Ci lasciamo prendere, allora, dalla leggiadria misteriosa con cui la prima lettura ci conduce per mano dentro il mistero di Dio in un modo pienamente umano. Continua a leggere

Il dono della fortezza

DOMENICA DI PENTECOSTE – Anno C

Gruppo del Sassolungo dall'Alpe di SiusiDi fronte allo Spirito Santo siamo spesso tentati di domandarci chi è veramente la terza persona della Santissima Trinità. La bellissima Sequenza di Pentecoste, invece, per dirci chi è lo Spirito Santo, ci mostra che cosa fa. Continua a leggere

Il dono della scienza

SESTA DOMENICA DI PASQUA – Anno C

Panorama estivo della Val Gardena dal SecedaQuest’oggi vorrei partire dalla bellissima pagina che ci è stata proposta come seconda lettura, tratta dal libro dell’Apocalisse. Essa parla della città santa, la Gerusalemme celeste. Sin troppo facile dedurne che Giovanni sta cercando di descrivere il paradiso. È così, a patto di non concludere che, allora, si tratta di cose dell’altro mondo, che non hanno nulla a che fare con questo mondo. Continua a leggere

Il dono della pietà

QUARTA DOMENICA DI PASQUA – Anno C

Pecore«Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono». Parla il Buon Pastore, Gesù. Ascoltare, conoscere, seguire. Manca il verbo amare, che però è il vero collante degli altri tre. Anzi, nella mentalità della Bibbia conoscere è amare, e amare sin nella profondità della carne, non superficialmente. Da questo punto di vista Gesù è il Pastore buono perché, per usare il linguaggio del libro dell’Apocalisse, ha saputo sacrificarsi come agnello. Gesù pretende di essere la guida sicura degli uomini e li invita ad avere piena fiducia in Lui – questo significa essere Pastore – perché per quegli stessi uomini ha dato la vita – cioè, è stato Agnello. Può chiedere di essere ascoltato e seguito, perché conosce, cioè ama, e ha dimostrato il proprio amore in modo pieno, «sino alla fine».

Tempo fa’, mentre giravo tra le case della parrocchia per la benedizione delle famiglie, mi avvicinò un uomo, il quale mi fece una domanda un po’ inconsueta. Continua a leggere

Il dono dell’intelletto

SECONDA DOMENICA DI PASQUA – Anno C

EPSON DSC pictureDov’era Tommaso la sera di quel primo giorno dopo il sabato in cui Gesù risorto si rese presente in mezzo ai suoi discepoli? Una domanda a cui avremmo desiderato avere una risposta, ed invece, come al solito, il vangelo tace. Dice semplicemente: «Tommaso non era con loro quando venne Gesù». Potremmo pensare che, siccome gli altri se ne stavano chiusi in casa «per timore dei Giudei», lui, Tommaso, non aveva alcuna paura. Continua a leggere