Smarrirsi non è una colpa

Vedi il video con la meditazione di don Agostino cliccando qui

Capita anche a noi di pentirci del male che avevamo minacciato di fare? Ad ascoltare il racconto di Mosè, è capitato anche a Dio: vorrebbe accendere la sua ira verso il popolo che gli aveva voltato le spalle. Mosè invece ne prende le difese e invita Dio a ricordare le sue promesse.

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Ascoltare, conoscere, seguire

Vedi il video cliccando su https://youtu.be/jqoRv4RWIbY

(Foto AC)

La quarta domenica di Pasqua è la domenica del Buon Pastore. A fondamento dell’immagine del pastore e delle pecore c’è una terna di verbi annodati l’uno nell’altro a formare una specie di formula vincente della vita.

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Salvezza, frutto dell’appartenenza

Passo San Lucio (Foto AC)

Ci sono tre personaggi nella storia che abbiamo ascoltato: il pastore, il mercenario, il lupo. A cui si aggiunge una sorta di personaggio collettivo: il gregge delle pecore.

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Pecore che non hanno pastore

UNDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno A

Larciunei – Foto AC

Erano come pecore che non hanno pastore. Immagine stupenda, che però non dice più nulla all’uomo del XXI secolo.

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Io sono la porta

QUARTA DOMENICA DI PASQUA – Anno A

Pieralongia (sullo sfondo il Sassolungo) – Foto AC

Gesù pronuncia queste parole subito dopo aver guarito il cieco nato. Sono rivolte a quei farisei ciechi che credevano di vedere e invece non si arrendevano nemmeno di fronte all’evidenza. «Io sono la porta», dice Gesù.

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La gioia del pastore

VENTIQUATTRESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

Foto AC

Queste due parabole sono la smentita del buon senso. Chi lascerebbe novantanove pecore sicure per cercarne una smarrita? Chi userebbe tempo prezioso per cercare una moneta caduta in casa chissà dove? Eppure Gesù fa due domande che ci fanno credere che ogni pastore e ogni donna farebbero così!

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Pastore perché Agnello…

QUARTA DOMENICA DI PASQUA – Anno C

Il libro dell’Apocalisse usa un linguaggio particolare che si serve di immagini paradossali. Ad esempio: la moltitudine immensa di quelli che hanno lavato le loro vesti rendendole candide nel sangue dell’Agnello. Come fa il sangue a rendere candida una veste?

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Come agnellini sul petto di Gesù…

BATTESIMO DEL SIGNORE – Anno C

L’immagine pastorale del profeta Isaia non corrisponde affatto all’attesa del popolo di cui ci parla l’evangelista Luca. In effetti, forse Giovanni Battista s’aspettava un altro Messia e Gesù assomiglia di più al personaggio di cui parla Isaia.

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Gesù, il pastore insegnante!

SEDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Deve averli visti stanchi, gli apostoli. Gesù li ha inviati a due a due e ora li riaccoglie con sé, lasciando che raccontino le loro esperienze di missione. È uno strano incontro di verifica (così abbiamo preso a chiamarlo noi, che abbiamo trasformato la Chiesa in un ufficio).

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Appartenere al buon pastore

QUARTA DOMENICA DI PASQUA – Anno B

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Ci sono tre personaggi nella storia che abbiamo ascoltato: il pastore, il mercenario, il lupo. A cui si aggiunge una sorta di personaggio collettivo: il gregge delle pecore. L’immagine è tra le più famose del Vangelo, ma è alquanto lontana dalla nostra mentalità. Non solo perché essa non fa parte del nostro panorama usuale. Ma soprattutto perché l’idea di essere paragonati ad un gregge docile e indistinto che appartiene ad un pastore non piace alla concezione individualista di cui siamo imbevuti.

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