Gerico, luogo di incroci

TRENTUNESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

Foto AC – Daunei

Quello che accade a Gerico è l’incrociarsi di due movimenti di ricerca, di due sguardi: l’uno, quello di Zaccheo, che si è nascosto nel fogliame di un albero, perché è piccolo e forse solo curioso, vuole vedere Gesù senza essere visto da lui; l’altro, quello di Gesù, che non solo vede Zaccheo, ma vuole guardarlo in volto, e per questo lo invita a scendere perché ha deciso di invitarsi a casa sua.

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Bartimeo ci vede bene!

TRENTESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Foto di Tobias Dahlberg da Pixabay

Chissà cosa avrebbe potuto dire il povero Bartimeo all’uomo ricco che se ne andò via rattristato senza seguire Gesù. A Bartimeo non fu detto: «Vieni e seguimi», ma un semplice «va’», eppure l’esito di questo racconto è che Bartimeo, non appena cominciò a vedere con i suoi occhi, «lo seguiva lungo la strada».

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Zaccheo e Gesù

TRENTUNESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

Zaccheo è un personaggio che ci risulta simpatico. Forse perché ce lo immaginiamo, piccolo di statura,o rende anche un po’o e anche un po’ – ci  in maginiamo piccolo di staturaquel suo gesto di salire su un albero, che lo rende anche un po’ ridicolo. In realtà, Zaccheo – ironia della sorta, il suo nome significa «puro» – era un personaggio temuto ed odiato a Gerico, in quanto era il capo degli esattori delle tasse per conto dell’invasore romano e si era grandemente arricchito alle spalle della povera gente. Continua a leggere

L’essenziale

TRENTESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Un cieco di nome Bartimeo sta lungo la strada alle porte di Gerico. Passa Gesù con molta folla. Il cieco si agita, urla. Gesù lo fa chiamare e lo guarisce, ed egli si mette a seguirlo sulla strada. Se dovessi dirvi che cosa maggiormente mi colpisce in questo racconto, ebbene, è quel balzo in avanti del cieco che si mette in piedi, gettando via il mantello, per andare da Gesù. Continua a leggere

Sotto il sicomoro di Gerico

TRENTUNESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

dsc_1623La vicenda di Zaccheo rischia di trovarci fra i «tutti» che mormorano perché Gesù, con tutta la gente che avrebbe potuto onorare con la sua presenza, si fermò nella casa di un pubblico peccatore. Dobbiamo fare un passo indietro e contemplare la scena di quel giorno a Gerico. Andò così, ma avrebbe potuto accadere diversamente. Proviamo ad immaginare altri scenari.

Prima eventualità: Gesù entra a Gerico e a Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, non importa proprio nulla e va avanti a fare le sue cose, come se niente fosse. Questa è l’ipotesi statisticamente più probabile in un mondo, pure curioso come il nostro. Per Gesù c’è scarso interesse, a meno che non sia rivestito di sensazionalismo e condito con qualche miracolo. Continua a leggere

Un piccolo passo… un balzo enorme!

TRENTESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

DSC_0807«Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un balzo enorme per l’umanità». Così disse l’astronauta Neil Armstrong che per primo pose piede sulla Luna. Il “balzo” di  Bartimeo, il cieco del vangelo di oggi, fu sicuramente altrettanto piccolo, ancora più normale perché fatto sulla Terra, ma la sua fede fu grande, e fu la sua fede a salvarlo, anche se fu Gesù a ridonargli la vista, come egli stesso gli aveva chiesto. Continua a leggere

Trentunesima Domenica del Tempo Ordinario. Potenza della salvezza…

Tutti a parlare di Zaccheo. Invece bisogna parlare di Gesù. Il protagonista è lui. Quell’uomo «piccolo di statura» poteva così salire sull’albero per «vedere chi era Gesù»: l’avrebbe visto passare, e sarebbe ridisceso e tornato a casa sua, esattamente piccolo come era prima. È Gesù che, per vedere un peccatore, «alzò lo sguardo». Mi colpisce sempre questo particolare nel racconto: siamo abituati a pensare che per vedere i peccatori bisogna guardare in basso, molto in basso. Gesù invece guardò in alto, per vederlo nascosto tra il fogliame folto del sicomoro, pianta così adatta a vedere qualcuno senza essere visto. Continua a leggere

Trentesima Domenica del tempo ordinario. Tenacia, coraggio e decisione…

Di Bartimeo, il cieco mendicante alla porta di Gerico, colpiscono tre cose. Innanzitutto la tenacia di insistere nel gridare per attirare l’attenzione di Gesù. Poi il coraggio di balzare in piedi e di gettare via il mantello. Infine, guarito e vedente, la decisione di seguire lungo la strada quel Gesù che aveva provvidenzialmente incontrato. Continua a leggere