Il calcolo del discepolo

VENTITREESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

Foto AC

Che succede se, in una stanza completamente buia, chi ti sta di fianco ti allunga un paio di occhiali… per vederci meglio? Succede che servono a poco se non a nulla, così come in questa pagina evangelica sembrano essere fuori tema le due parabole che Gesù racconta, dopo aver enunciato alla folla le regole esigenti, non solo per andare con lui, ma per seguirlo veramente.

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Imparare ad essere discepoli

TREDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

Foto di Heiko Stein da Pixabay

Gesù è molto esigente nel dettare le regole per appartenere al gruppo che lo segue nel suo cammino verso Gerusalemme. Ci sono gli entusiasti: «Ti seguirò dovunque tu vada». Sembrerebbero i migliori, i più motivati. In realtà Gesù non va «dovunque» ma in un posto ben preciso, e la libertà di cui il discepolo gode è diversa dalla libertà dell’entusiasta.

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Lo slancio del discepolo

VENTUNESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Dopo la folla e dopo i giudei, sulla scena con Gesù al termine del lungo discorso del pane ora ci sono i discepoli. Chi sono? Alcuni – anzi, molti – che, avendo cominciato ad ascoltarlo, avevano preso a seguirlo per sentirlo ancora e per comprendere meglio.

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Un piccolo passo… un balzo enorme!

TRENTESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

DSC_0807«Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un balzo enorme per l’umanità». Così disse l’astronauta Neil Armstrong che per primo pose piede sulla Luna. Il “balzo” di  Bartimeo, il cieco del vangelo di oggi, fu sicuramente altrettanto piccolo, ancora più normale perché fatto sulla Terra, ma la sua fede fu grande, e fu la sua fede a salvarlo, anche se fu Gesù a ridonargli la vista, come egli stesso gli aveva chiesto. Continua a leggere

Ventitreesima Domenica del Tempo Ordinario. Desiderio, compito, sacrificio…

La prima sensazione che abbiamo dopo aver ascoltato le parole di Gesù è che egli sia infastidito dalla folla numerosa che andava con lui, che dubiti della sincerità di quel seguire. Non è infastidito, ma vuole mettere le cose in chiaro. Si spiegano bene, allora, le due parabole, che sembrano fuori tema rispetto alle parole di Gesù: «Bada che devi rinunciare a tutti i tuoi averi per essere mio discepolo, bada che devi amarmi di più di quanto ami le persone della tua famiglia, di quanto ami la tua stessa vita!». Le due parabole – quella della torre e quella della guerra – descrivono un percorso che è poi quello della vita umana. Continua a leggere

Mercoledì Santo. Giuda Iscariota, il discepolo mancato…

Alla vigilia del Triduo Pasquale, la liturgia provocatoriamente ci propone la figura di Giuda. Lo ha fatto ieri e anche lunedì con due brani del vangelo di Giovanni. Oggi ritorna in argomento con un passo del vangelo di Matteo. E fermiamoci, allora, a riflettere su questo Giuda così bistrattato dalla tradizione cristiana, tanto da assurgere a simbolo stesso del male. Continua a leggere