Compagnia del buon ladrone

Vedi il video con la meditazione di don Agostino cliccando qui

(Foto AC)

Devo ammettere che il nome di questa solennità mi pare ispirato ad una realtà che non c’è più. Intuisco cioè una comprensione sbagliata da parte di quella piccola porzione del popolo di Dio che è ancora interessata a queste cose.

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Il cuore che affiora sulla bocca

Arcobaleno dei primi Vespri dell’Epifania 2014 (Foto AC)

L’occhio, il cuore e infine la bocca. Le parole di Gesù sembrano tracciare un percorso interiore, tutto proteso al bene, al bene vero che non è quello delle tante foglie di un albero ma dei suoi frutti. Vi è come una tensione nel discorso di Gesù, che è un alternarsi di immagini e di proverbi di cui non possiamo qui seguire la ricchezza.

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L’ordine dell’amore

Alpe di Carì (Foto AC)

Gesù è interrogato da «uno degli scribi»: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Ossia: qual è l’essenza, il fondamento dei comandamenti? La risposta di Gesù è riassumibile in una parola: amore.

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No agli elenchi, sì al cuore

Stambecchi sotto il rifugio Sidelen (Foto AC)

In fondo un elenco preciso di cose da fare rende semplice la vita. Marco, scrivendo il suo vangelo per persone non ebree, si sente in dovere di riportare un elenco di azioni che mettevano a posto la coscienza dei giudei.

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Il cuore del mondo

SECONDA DOMENICA DI PASQUA – Anno A

Laghi dei Piani – Foto AC

«Venne Gesù, stette in mezzo». Accadde così quella prima domenica e poi una settimana dopo e, da allora, sempre. Che cosa significa che Gesù viene e sta in mezzo?

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La luce degli occhi e la luce della fede

QUARTA DOMENICA DI QUARESIMA – Anno A

Lago Crespeina – Foto AC

Dopo l’acqua, la luce. Il racconto del cieco nato ruota attorno a due verbi – vedere e sapere – che poi sfociano alla fine in un terzo – credere – che rappresenta il vero frutto della luce.

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L’acqua del pozzo e l’acqua del cuore

TERZA DOMENICA DI QUARESIMA – Anno A

Certosa di Pontignano Foto AC

Il dialogo tra Gesù e la donna samaritana si sviluppa attraverso una serie di fraintendimenti. Punto di partenza è la sete, punto di arrivo è la fede (che a modo suo è una forma di sete!). Al centro c’è l’acqua, ma c’è acqua e acqua… quella in fondo al pozzo che si attinge con il secchio e quella che zampilla e va a finire dentro il cuore.

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Contro l’ipocrisia

OTTAVA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

Tre parabole come altrettanti colpi d’occhio che Gesù usa per colpire l’ipocrisia, vera e propria malattia mortale che mina la comunità cristiana. La prima immagine dice bene la pretesa dell’ipocrita: è cieco, e vuole essere la guida della comunità, bisognosa di qualcuno che sapientemente la indirizzi, e che, guidata da un cieco, finirà sicuramente nel fosso.

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Il cuore dell’umanità

SESTA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

Esistono ancora i falsi profeti? Quelli di cui tutti dicono bene? Credo di sì, e forse il loro numero è aumentato ed è sicuramente più subdola la loro cassa di risonanza grazie a mezzi di consenso ancora più sofisticati. Oggi si direbbe che i falsi profeti sono quelli che hanno tanti “mi piace” nei social…

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Oltre la maschera, il cuore…

VENTIDUESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Foto di Engin Akyurt da Pixabay

Gli antichi greci usavano la parola «ipocrita» per definire l’attore che, magari dietro una maschera, con la voce e con i gesti rappresentava un personaggio diverso da lui. Nei vangeli i farisei sono definiti da Gesù «ipocriti» perché all’esterno rappresentano perfettamente con le parole e i gesti le esigenze della religione, ma il loro cuore è in verità lontano da Dio.

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