Ci ha dato l’esempio

GIOVEDÌ SANTO

Quando un gruppo di amici si ritrova per l’ultima cena insieme, perché uno di loro parte per un lungo viaggio, c’è il rischio che tutto finisca in lacrime. E l’amico in partenza cerca di lasciare qualcosa di sé: un biglietto, una fotografia, un piccolo regalo carico di significato. Gesù ha seguito questa logica umana nella sua ultima cena terrena. Anche se il suo viaggio è stato breve quanto intenso e ha addirittura attraversato la morte. Anche se i suoi amici sono spariti nel momento del bisogno. Continua a leggere

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Giovedì Santo. Eucaristia è… lavare i piedi!

Stasera al centro di tutto c’è l’Eucaristia. Non una cosa su cui parlare. Ma un gesto da contemplare. L’evangelista Giovanni ci mostra Gesù chino a terra nell’atto di lavare i piedi ai discepoli. È solo un anticipo di ciò che farà di lì a poche ore per tutti gli uomini: amarli sino alla fine, amarli sino a donare la vita sulla croce. Se dell’Eucaristia – quella che noi chiamiamo Messa o Comunione – dovessimo salvare una sola immagine, dire una sola cosa importante, ebbene, è la lavanda dei piedi. Continua a leggere

Mercoledì Santo. Giuda Iscariota, il discepolo mancato…

Alla vigilia del Triduo Pasquale, la liturgia provocatoriamente ci propone la figura di Giuda. Lo ha fatto ieri e anche lunedì con due brani del vangelo di Giovanni. Oggi ritorna in argomento con un passo del vangelo di Matteo. E fermiamoci, allora, a riflettere su questo Giuda così bistrattato dalla tradizione cristiana, tanto da assurgere a simbolo stesso del male. Continua a leggere