Corsivo. Ma chi comandava la Costa Concordia?

Il naufragio della nave Costa Concordia sugli scogli dell’Isola del Giglio è da alcuni giorni l’argomento che occupa l’attenzione principale dei media. Anche la situazione economica, che da due mesi aveva colonizzato il primo quarto d’ora di ogni telegiornale, è diventata la seconda notizia. Non dico che il disastro accaduto nel Tirreno non meriti attenzione, ma, come al solito, si esagera. Continua a leggere

Prediche: minigonne o cappotti?

Sono stato raggiunto da una citazione “dotta” – sembra provenga dall’Università Gregoriana di Roma e sia stata ripresa in un libro da un docente di teologia di Bressanone – circa l’omelia, comunemente detta “predica”. Suona così: «L’omelia deve essere come la minigonna: corta, aderente alla vita, e lasciar intravvedere il mistero». Naturalmente, mi è stato chiesto di dire la mia. Non mi sottraggo. Si tratta di una citazione sicuramente caustica, magari efficace, un poco irriverente, che rischia di essere solo una promessa sbruffona e acchiappa-fedeli… Sono parte in causa e quindi raccolgo spesso le lamentele circa le prediche che sarebbero – questa è la critica principale – troppo lunghe. Continua a leggere

Napolitano: in attesa di un altro messaggio…

Ieri il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha rivolto parole di elogio alla Chiesa cattolica e alle sue organizzazioni per quanto «hanno da sempre fatto e stanno tuttora facendo per i migranti». Il Capo dello Stato ha sottolineato in un suo messaggio al direttore generale della Fondazione Migrantes che attenzione e sostegno «vengono offerti a prescindere dalle appartenenze religiose» senza implicare però alcuna rinuncia ai valori propri del cristianesimo. Fa piacere che il presidente Napolitano abbia sottolineato questo in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale dei Migranti. Vorremmo ricordare al Capo dello Stato che domenica 5 febbraio 2012 la Chiesa cattolica italiana celebrerà l’annuale Giornata per la Vita. Sarebbe bello sentire pronunciare dal Capo dello Stato simili parole di elogio anche per il lavoro che la Chiesa e alcune sue organizzazioni tuttora stanno facendo per difendere il diritto inalienabile alla vita, quella nascente e quella morente, sul territorio della nostra nazione. Anche perché spesso è proprio la vita dei bambini dei migranti (e dei più disagiati) che viene difesa – sin dal concepimento – da alcune organizzazioni che fanno riferimento alla Chiesa cattolica, a fronte di altre vie suggerite frettolosamente dalle organizzazioni dello Stato. Sarebbe bello, ma – con tutto il rispetto per la più alta carica dello Stato – dubitiamo fortemente che il presidente nazionale del Movimento per la Vita si vedrà recapitare fra tre settimane un messaggio del presidente Napolitano simile a quello che è stato inviato ieri per la Giornata dei Migranti. Sempre in attesa di essere smentito, naturalmente…

Seconda Domenica del tempo ordinario. «Che cosa cercate?»

«Che cosa cercate?». Abbiamo costruito tutto il nostro itinerario di Avvento e Natale sul cercare e soprattutto sull’essere trovati. Il profeta Isaia domenica scorsa ci ha invitato a cercare il Signore mentre si fa trovare. Sembra che i due discepoli di cui ci parla il vangelo odierno, aiutati anche dalla preziosa indicazione del loro primo maestro – Giovanni il Battista – abbiano messo in pratica questo monito. Cercano il Signore seguendo Gesù. E questo Gesù si volta improvvisamente e pone una domanda radicale: «Che cosa cercate?». Continua a leggere

Corsivo. Ma quale «tredicesimo apostolo»?

Ma quanti erano gli apostoli? Dodici. La domanda avrebbe fruttato pochi soldi anche al “Milionario” perché è troppo semplice. Proprio per questo uno può essere attirato se in televisione danno “Il tredicesimo apostolo”. Già. Da dove spunta questo tredicesimo seguace di Gesù? Quanto basta per alzare lo share della fiction, che, pur lottando in prima serata con una partita di Coppa Italia, ha stravinto il confronto. Continua a leggere

Una foto dall’alto…

Dal faro di San Maurizio… l’essenziale è proprio visibile!

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Battesimo del Signore. Cercate il Signore, mentre si fa trovare!

Sembra proprio che il profeta Isaia voglia riassumere il nostro itinerario di Avvento e Natale con una esortazione: «Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino». In questa domenica celebriamo il battesimo di Gesù nel Giordano, un avvenimento che perfeziona la rivelazione offerta a Betlemme e a Nazareth: Dio conferma che a scendere nell’acqua è il Figlio di Dio, ed è la stessa notizia che l’angelo aveva data a Maria, la stessa notizia che le schiere angeliche avevano annunciato ai pastori, la stessa verità che i Magi avevano trovato e adorato. Il battesimo di Gesù, di per sé, è molto diverso dal nostro battesimo: esso era un bagno di penitenza, un modo di riconoscere i propri peccati e di iniziare un cammino di conversione. Continua a leggere

Epifania del Signore. Lo abbiamo cercato… e ci ha trovati!

La solennità dell’Epifania ci aiuta a correggere l’immagine del nostro Natale. «Ci ha trovati!», così ho voluto condensare il messaggio della Incarnazione, avvenimento con cui Dio viene a scovare l’uomo nel suo nascondiglio. Qualcuno crede, dunque, che basti mettersi in poltrona e aspettare quando Dio suonerà alla porta. Guardiamo Erode: riceve un annuncio che lo turba, ma non lo smuove dalla sua reggia. Erode è uno che manda, ma che non va. Mi vengono in mente alcuni genitori che mandano i bambini a Messa, ma loro non ci vanno. Ora, poi, pende su tutti noi una spada di Damocle, quella della annunciata liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali. Continua a leggere

Corsivo. La Befana tra fase 1 e fase 2…

Siamo ancora alle prese con i conti. La pausa natalizia è agli sgoccioli. Ora non si parla altro che di fase 2. Ma la fase 1 l’abbiamo già digerita con il panettone? Oppure non l’abbiamo ancora assaggiata? Ci hanno detto – in ogni modo e da ogni pulpito – che era inevitabile, che non si poteva farne a meno, altrimenti l’Italia sarebbe finita nel baratro, e l’euro non sarebbe riuscito a festeggiare i dieci anni di vita. Non riusciamo mai a capire sino in fondo quanto ci sia di vero in questo spauracchio, che ha portato in sella il governo Monti e ha riunito sotto la stessa bandiera i due schieramenti contrapposti, facendo seppellire momentaneamente l’ascia di guerra. Continua a leggere

Ma quando inizia l’anno?

L’inizio e la fine, la fine e l’inizio. Ne abbiamo appena sperimentato uno di questi “testacoda” che periodicamente vengono a movimentare la vita. L’anno civile inizia per convenzione il primo giorno del mese di gennaio e finisce l’ultimo giorno del mese di dicembre, ma questo è solo il nostro calendario, perché ve ne sono altri nel mondo. Vi è poi l’anno liturgico che abbiamo cominciato con la prima domenica di Avvento dopo che una settimana prima si era chiuso il precedente anno liturgico con la festa di Cristo Re. Anche questa è una convenzione legata al ritmo dei tempi liturgici, a sua volta strettamente connessi alla vita di Gesù Cristo e ai misteri dell’Incarnazione e della Redenzione. C’è l’anno scolastico, con un inizio e una fine e un abbondante periodo di vacanza (legato proprio alle festività del Natale e dell’Epifania), ma anche in questo caso l’inizio e la fine non coincidono perfettamente in tutti i Paesi del mondo e nemmeno europei. Continua a leggere