Sembra che le sale d’attesa non facciano più parte dei progetti delle nuove stazioni. Roba vecchia, dispendiosa, scomoda da gestire. Di sicuro su questa scelta – che le ristrutturazioni di grandi stazioni come Milano e Torino hanno già attuato – ha influito il fenomeno dei “senza fissa dimora” che in quelle sale, durante la stagione invernale soprattutto, cercano il tepore di una casa durante la notte o anche di giorno. Continua a leggere