Non sappiamo cosa dire

Vedi il video con la meditazione di don Agostino cliccando qui

(Foto AC)

Per tanti di noi lo Spirito Santo è qualcosa che abbiamo ricevuto un giorno (la Cresima). Qualcosa che non siamo mai riusciti a incasellare dentro i nostri schemi, né quelli razionali né quelli emotivi.

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«In alto» cioè «dentro»

Fermeda e Lech Sant (Foto AC)

Quando arriva la festa dello Spirito Santo, i cristiani fanno fatica ad inquadrarlo dentro uno schema mentale: di lui ci restano tante belle immagini, ma la sua identità sembra sfuggirci, è evanescente e il confine tra spirito e fantasma rischia d’essere molto tenue.

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La Trinità non è una formuletta

SANTISSIMA TRINITA’ – Anno A

Tramonto sul Sella – Foto AC

Nicodemo era un fariseo che faceva parte del sinedrio. Intuì che in Gesù c’era qualcosa di misterioso, che riguardava la sfera del divino, e andò da lui di notte per incontrarlo e dialogare.

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Forza, fuoco, vento

DOMENICA DI PENTECOSTE – Anno C

Foto di Alexas_Fotos da Pixabay

Quando arriva la Pentecoste ci succede quello che accade quando giunge il giorno del nostro compleanno: realizziamo che un altro anno si è aggiunto alla nostra vita, ma quell’anno non è passato d’un botto nel giro di un giorno solo, ma si è consumato nel lento evolversi dei 365 giorni passati dal compleanno precedente.

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La Chiesa nella pace di Cristo

SESTA DOMENICA DI PASQUA – Anno C

Foto di Daniel Reche da Pixabay

Parole intense quelle che Gesù pronuncia nell’ultima cena. Tutte ispirate all’affetto profondo che lo unisce ai suoi discepoli nel momento in cui sta per affrontare la morte. Ecco perché nel cenacolo risuona una parola di conforto: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace».

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Spirito, attualità di Dio…

DOMENICA DI PENTECOSTE – Anno B

Lo Spirito è il dono del Risorto ma prima ancora è il dono del Crocifisso. Giovanni lo lascia trasparire nel racconto della passione: per dire che Gesù spirò, dice che «diede lo Spirito». È in quel momento, cioè, che si sprigiona la forza dell’amore. L’onnipotenza di Dio si vede chiaramente solo sulla croce, nel modo di morire di Gesù, che fa diventare credente il centurione romano.

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Qualcuno, non qualcosa

PENTECOSTE – Anno A

La festa di Pentecoste fa da spartiacque tra la pienezza della Pasqua e la nostra quotidianità che entra nel periodo estivo. Siamo invitati a considerare il dono dello Spirito, come una persona messa al nostro fianco. Le immagini non ci aiutano: colomba, vento, acqua viva, fuoco. Segni di una presenza che sconvolge, che cambia interiormente, che rende capaci di pensiero, parola e azione. Continua a leggere

Figli e discepoli di un Dio Trinità

SANTISSIMA TRINITÀ – Anno C

Le parole di Gesù sono stupende. Spesso ci arrovelliamo nel tentativo di spiegare la Trinità come se fosse un problema matematico. Basterebbe ascoltare queste parole di Gesù per capire com’è bello e, oserei dire, istruttivo ed educativo questo nostro Dio, che è nella sua essenza “comunità” di tre persone. Dice il Figlio: «Tutto quello che il Padre possiede è mio». È la parola che potrebbe stare sulla bocca di ogni figlio unigenito. Riconosce di avere tutto, ma quel tutto corrisponde esattamente a tutto ciò che suo padre possiede: è tutto suo perché è tutto di suo padre, quel padre che egli ama infinitamente e da cui è amato in modo sommo. Continua a leggere

Lo Spirito, Maria e l’Eucaristia

DOMENICA DI PENTECOSTE – Anno C

Chi è lo Spirito Santo? È la terza persona della Santissima Trinità. Rispondiamo così in forza di qualche rimasuglio di catechismo. Ma questa risposta che cosa lascia in noi della presenza dello Spirito Santo? Siamo onesti: nulla. Lo Spirito Santo è un illustre sconosciuto per la maggior parte dei cristiani. La Bibbia, sia nelle pagine dell’Antico che del Nuovo Testamento, ci trasmette tante immagini dello Spirito di Dio come di una forza, di un dono. E noi rischiamo subito di trattarlo come una «cosa». Mentre Egli è semplicemente Dio. Non un Dio altissimo e lontano, però, ma un Dio che permane nella sua sovrana libertà dopo essersi incarnato. Continua a leggere

Festa di una presenza nuova…

ASCENSIONE DEL SIGNORE – Anno C

Facciamo in fretta a concludere che la festa di oggi è la festa dell’addio di Gesù ai suoi discepoli: «Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava». Il cielo dice l’irraggiungibile per l’uomo, dice l’occultamento ai nostri occhi, indica una dimensione che si contrappone alla terra, alla concretezza, alla possibilità di toccare con mano. Quando lanciamo in alto i palloncini, riusciamo per un poco a seguirli in cielo, ma poi essi diventano dei puntini talmente piccoli che la loro realtà ci sfugge: dove saranno mai finiti? Continua a leggere