Le parabole della misericordia

VENTIQUATTRESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

È troppo bella da ascoltare questa pagina evangelica nella sua interezza: è come se Gesù avvertisse il bisogno di insistere nel ribadire una dimensione fondamentale del volto di Dio, la misericordia. Prima due brevi parabole, quella della pecora perduta e quella della moneta smarrita, poi la lunga coinvolgente storia dell’uomo e dei suoi due figli. In realtà le prime due parabole sono due domande, rivolte in modo da suscitare un tacito e scontato consenso: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?… Oppure quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova?». Continua a leggere

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La logica di Gesù

UNDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Due parabole che spiegano la logica di Gesù: la parabola del seme che cresce da solo e la parabola del granello di senape. Forse ci conviene partire da che cosa non è la logica di Gesù.

Non è una logica del «presto e bene», che è invece tipica del nostro efficientismo: noi vogliamo raggiungere risultati in fretta. Nella parabola, invece, i tempi riservati al contadino – la semina e la mietitura – sono brevissimi, mentre il tempo che si svolge nel segreto della terra è molto lungo e misterioso, ma è proprio questo tempo quello decisivo, in cui il contadino può anche dormire mentre il seme agisce e lo fa spontaneamente, da solo. Continua a leggere

La nostra… «battaglia del grano»

SEDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno A

Il Vangelo continua a proporci parabole. Si parla ancora di campi e di sementi. Mentre la parabola del seminatore dava per scontata la bontà del seme e, semmai, aveva da ridire sui terreni in cui cade, ecco che ora Gesù si riferisce chiaramente a due diversi tipi di semi che possono finire nel terreno buono, quello destinato a produrre. La parabola ci parla, infatti, di «un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo», e, subito dopo, del suo nemico che durante la notte «seminò della zizzania in mezzo al grano». La zizzania è una specie di loglio, un’erba cattiva che cresce nei campi di cereali. Continua a leggere

Dio e la vera ricchezza

VENTICINQUESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

Ghiacciaio del MorteratschL’ultima frase di questa pagina evangelica è giustamente famosa: essa ne rappresenta la sintesi. Questo vangelo si apre con quella parabola dell’amministratore astuto che ci crea sempre qualche problema. Gesù sta lodando la scaltrezza e la disonestà? No, le parabole di Gesù hanno sempre lo scopo di crearci una qualche perplessità e costringerci a pensare. Spesso assomigliano ad un pugno nello stomaco. Questa parabola volutamente usa una situazione disonesta in cui all’azione è uno dei «figli di questo mondo», ma è rivolta chiaramente ai «figli della luce», affinché imparino ad avere la stessa prontezza nel compiere decisioni radicali capaci di assicurare il futuro. Continua a leggere