Gesù ha imparato ad essere figlio

(Foto AC)

Spesso di questa pagina evangelica si ricorda giustamente che è una sorta di anticipazione simbolica dell’ultima Pasqua di Gesù: il riferimento ai tre giorni dell’angoscia dei genitori alla ricerca del figlio smarrito anticipa il buio del sepolcro che sta tra la croce e la risurrezione.

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Dentro un disegno più grande

(Foto AC)

L’Avvento è come un sentiero che risale la montagna. Un sentiero tutto particolare, perché il punto da cui siamo partiti non è il principio e il punto in cui arriveremo non è la fine. Ebbene, capita che il sentiero raggiunga un pianoro verdeggiante che invita alla sosta: da lì si gode un panorama immenso che spazia ben prima di dove è iniziata la nostra escursione e permette di intravvedere ben oltre la meta che dobbiamo raggiungere. La festa dell’Immacolata è questo punto prospettico lungo il sentiero dell’Avvento.

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Motivo di scandalo

Lago Orsino (Foto AC)

Il Vangelo non sono tanti raccontini domenicali cuciti insieme, quasi come degli inserti da rilegare ma che mantengono poi una loro autonomia. Il Vangelo sono un unico racconto le cui parti si richiamano l’una con l’altra.

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Gesù e il precipizio…

QUARTA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

Foto di Hobhan da Pixabay

Se avessi potuto essere in compagnia di Gesù su quella strada che se lo portava lontano da Nazaret, avrei cercato di consolarlo. Essere rifiutato proprio lì dove sei cresciuto, Gesù, e sei diventato, da bambino, uomo, non deve essere stata una bella sensazione.

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È uno di noi…

QUATTORDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Perché Gesù era «motivo di scandalo» a Nazaret? La domanda è importante perché è valida anche se cambiamo il nome del luogo. Ovunque ci sia Gesù, questo scandalo accade. Se non c’è scandalo, può darsi che il problema sia ancora più grave, cioè che Gesù non c’è proprio, o, se c’è, non interessa.

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Dio, specchio o plastilina?

QUATTORDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Il motivo per cui Gesù incontra diffidenza e disprezzo nel suo paese natale può essere riassunto con una frase: «Questo Gesu lo conosciamo bene, è uno di noi, per cui non può essere Dio!». Quello che gli abitanti di Nazaret desiderano da Dio è che sia straordinario, e invece Gesù è una persona normale, che ha fatto per tanti anni il falegname e ha condiviso la loro stessa vita, per cui non può essere Dio. Insomma, se un Dio che se ne sta lontano rischia d’essere inutile, un Dio troppo vicino e troppo umano rischia di essere ordinario. Continua a leggere

Anticipazioni sul mio nuovo libro…

copertina

AGOSTINO CLERICI, Il Piccolo Principe incontra Gesù. Dialogo al pozzo di Nazaret, L’essenziale è visibile, Tavernerio (Como) 2016, pagine 96, euro 8,00

«L’essenziale è invisibile agli occhi».
è la rivelazione della volpe al piccolo principe
nel famoso racconto di Antoine de Saint-Exupéry.
Senonché proprio il bambino venuto dallo spazio
incontra il bambino venuto dal cielo, Gesù:
ne rimane profondamente affascinato
e per lui si apre una nuova più grande rivelazione.
L’essenziale diventa visibile nel volto di Gesù,
nelle sue parole, nel suo insegnamento:
l’amicizia con lui genera un «addomesticamento»
tutto particolare, che sconvolge la vita.
Il racconto dei due bambini,
che dialogano vicino al pozzo di Nazaret,
si trasforma così in un nuovo messaggio
rivolto ai grandi, che vogliono diventare… piccoli.
Le note teologiche, che l’autore aggiunge,
sono l’occasione per mettere in fila
le parole più importanti del cristianesimo
in una catechesi essenziale, capace magari
di riavvicinare alla fede chi è divenuto tiepido
e dice di non credere più…

Clicca qui per scaricare uno specimen del libro che permette di leggere l’introduzione e alcune parti del racconto e del commento. Scrivendo a questa mail, è possibile chiedere ulteriori informazioni e prenotare copie del libro – che sarà disponibile entro la metà di novembre – a prezzo scontato (1 copia = 7 euro; da 2 a 9 copie = 6 euro; da 10 a 99 copie = 5 euro; a partire da 100 copie = 4 euro  –  Spese di spedizione / pieghi di libro ordinario: 2 euro).

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L’amore e la carità

QUARTA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

Dal Monte Boletto, la nebbia trascolora nella trasparenza...

Dal Monte Boletto, la nebbia trascolora nella trasparenza…

Come si fa in fretta a passare dalla meraviglia allo sdegno. A Nazaret, la città ove è cresciuto e ha vissuto per tanti anni, Gesù viene accolto con meraviglia per le «parole di grazia che uscivano dalla sua bocca». La meraviglia, però, è già intrisa di quel sospetto, di quella invidia, di quel fastidio che prende sempre corpo quando uno, giudicato normale, – figurarsi poi se è solamente il figlio di un carpentiere! – torna con il suo bagaglio di fascino e di cultura e pronuncia parole che possono sconcertare. La meraviglia sembra già così lontana dallo stupore autentico, che magari non capisce tutto, ma è disposto ad accogliere. E, infatti, quando Gesù dice pane al pane, ecco questa falsa meraviglia tramutarsi in sdegno e addirittura in malevolenza e in tentata violenza. Sì, ha ragione Gesù: «nessun profeta è bene accetto nella sua patria». Continua a leggere

Quarta Domenica del tempo ordinario. Cammino di vita guidato dall’amore…

«Passando in mezzo a loro, si mise in cammino». Potrà sembrare un aspetto marginale e quasi cronachistico del Vangelo appena ascoltato, ma non è così: la calma con cui Gesù se ne va dalla sua città, dopo che gli abitanti di Nazaret hanno tentato di gettarlo giù dal precipizio, dice la forza ed il coraggio – «una colonna di ferro e un muro di bronzo», se vogliamo usare le parole del profeta Geremia – con cui il Figlio di Dio intraprende il suo cammino, diretto a Gerusalemme. Continua a leggere

Terza Domenica del tempo ordinario. Dentro un corpo solo…

La prima lettura ed il Vangelo ci parlano oggi di comunità riunite attorno alla Parola di Dio, proclamata e spiegata con sapienza. Il libro di Neemia ci dice che addirittura la lettura durò «dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno» e che «tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge». Luca, presentandoci Gesù nella sinagoga di Nazaret, ricorda che «gli occhi di tutti erano fissi su di lui». Continua a leggere