Chi se ne è andato e chi è rimasto

Primule gialle (Foto AC)

Dovrebbe esserci un contrasto tra chi se ne è andato e chi è rimasto. Sono entrambi figli, ma uno è rimasto col padre e l’altro no. Eppure, il vero pugno nello stomaco che questa parabola ci dà sta nel dover constatare che non c’è contrasto tra i due figli, sono uguali pur avendo fatto scelte diverse: hanno perso la fraternità tra di loro perché entrambi hanno frainteso la figliolanza con il padre.

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La giornata di Cafarnao

Foto AC

È la famosa giornata di Cafarnao di Gesù: la mattina in sinagoga e il pomeriggio nella casa di Simone e Andrea. Poi però, dopo il tramonto, la porta della casa diventa come un palcoscenico sulla città, e c’è spazio per tutti, sani e malati.

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La nostra vita sia la sua casa

Foto AC

Il Vangelo ci ripropone la scena dell’annunciazione quasi a volerci assicurare che il Natale ormai vicino ha lì il suo fondamento. Maria concepisce Gesù, cioè lo accoglie dentro di sé.

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Colpo di testa 229 / I veri poveri non sono mai arroganti

Corriere di Como, 9 novembre 2021

Il signor Ennio ha 86 anni e mai avrebbe pensato di diventare custode della sua casa di Roma in cui vive da più di sessant’anni. Circa un mese fa si era assentato per quattro giorni per recarsi in ospedale a fare alcuni esami. Aveva chiuso a chiave l’appartamento, e non si era accorto che qualcuno lo teneva d’occhio.

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Che ci trovi nella disponibilità!

QUARTA DOMENICA DI AVVENTO – Anno B

Il re Davide – come ci ha raccontato la prima lettura – aveva voglia di fare qualcosa per Dio: si sentiva in colpa nell’abitare una bella casa di legno, mentre la presenza di Dio era custodita sotto una tenda. Davide voleva costruire una casa a Dio, e confida il suo progetto al profeta Natan, il quale gli dà il suo appoggio, utilizzando una espressione molto forte: «Il Signore è con te» (è la stessa con cui l’angelo saluterà Maria, annunciandole la nascita di Gesù). Continua a leggere

Colpo di testa 171 / “Smart working” e ritmi della vita

Corriere di Como, 7 luglio 2020

Si sta parlando molto di lavoro da casa, di lavoro a distanza. E come al solito spunta un inglesismo, «smart working». Quella dell’uso appropriato del termine sarebbe una questione lunga e di lana caprina, con il rischio di risultare indigesta e inutile. Basta un’occhiata al dizionario. Continua a leggere

Colpo di testa 158 / Le case tornino a essere piccole chiese

Corriere di Como, 7 aprile 2020

Spesso comprendiamo appieno l’importanza di qualcosa quando essa viene a mancarci, perché l’abitudine ad averla a portata di mano ce ne fa svanire il significato. Capita anche con le persone e non solo con le cose: quando mancano, improvvisamente ci mancano e scopriamo quale tesoro rappresentavano per la nostra vita quando erano con noi. Ci pensavo in questi giorni di reclusione forzata nelle nostre case in riferimento ad un luogo che comunque caratterizza il territorio in cui viviamo: le chiese. Continua a leggere

Un cuore che accoglie

QUARTA DOMENICA DI AVVENTO – Anno A

Mi ricordo che ventidue anni fa’ come in questi giorni si cominciava ad organizzare ormai in modo sempre più preciso la visita del Papa a Como, prevista per il maggio 1996. Tante persone impegnate in settori diversi, le comunità parrocchiali ed i gruppi allertati per un avvenimento unico. Insomma, un vero e proprio comitato di accoglienza esteso a tutta la diocesi per una visita storica. È dall’inizio dell’Avvento che utilizziamo questa immagine così bella: quella dell’attesa di una persona particolarmente cara che viene a farci visita. Continua a leggere