QUARTA DOMENICA DI QUARESIMA – Anno B

Nicodemo era andato a trovare Gesù di notte. Era un capo dei giudei, e forse non voleva esporsi troppo, e quindi scelse le tenebre per andare a parlare con Gesù.
Continua a leggereQUARTA DOMENICA DI QUARESIMA – Anno B

Nicodemo era andato a trovare Gesù di notte. Era un capo dei giudei, e forse non voleva esporsi troppo, e quindi scelse le tenebre per andare a parlare con Gesù.
Continua a leggereSANTISSIMA TRINITA’ – Anno A

Nicodemo era un fariseo che faceva parte del sinedrio. Intuì che in Gesù c’era qualcosa di misterioso, che riguardava la sfera del divino, e andò da lui di notte per incontrarlo e dialogare.
Continua a leggereQUARTA DOMENICA DI QUARESIMA – Anno B
Nicodemo era andato a trovare Gesù di notte. Era un capo dei giudei, e forse non voleva esporsi troppo, e quindi scelse le tenebre per andare a parlare con Gesù. Ma così si può capire meglio che la luce è Gesù, ed è lui ad aver fatto il primo passo incontro all’uomo. Continua a leggere
SANTISSIMA TRINITÀ – Anno A
Quando vediamo due persone che si vogliono bene e hanno raggiunto una perfetta intesa tra di loro, diciamo che sembrano una cosa sola. In realtà rimangono due persone distinte, ma è l’amore che li unisce a farle diventare una sola realtà. In Dio – così come ce lo ha mostrato Gesù – accade qualcosa di simile: è uno solo, nel senso che da fuori abbiamo la sensazione di avere a che fare con una persona unica, ma ci svela che questa unità nasconde una relazione tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Continua a leggere
QUARTA DOMENICA DI QUARESIMA – Anno B
Nicodemo va da Gesù perché ha intuito che in lui c’è qualcosa che viene da Dio. Va a trovarlo di notte forse perché non vuole che si sappia (era un famoso capo dei farisei). O forse fu Gesù a fissargli un appuntamento al termine di una delle sue intense giornate, togliendo al riposo anche quelle ore notturne. Nicodemo va da Gesù perché i conti non gli tornavano: intuisce che l’immagine di Dio che Gesù predica e testimonia è affascinante, ma non rientra nei canoni della religiosità ufficiale. Così vuole capire. Continua a leggere
Il mistero della Santissima Trinità sta tutto in un dono. Lo dice Gesù a Nicodemo, capo dei farisei che era andato da lui di notte, perché affascinato dalla sua persona e desideroso di incontrarlo e di dialogare con lui. Dire che «Dio è amore» – come fa l’apostolo Giovanni nella sua lettera – può essere ancora inteso come una definizione astratta. Affermare che Dio ama talmente il mondo da dare suo Figlio è una constatazione storica e non più una semplice definizione. Continua a leggere
Oggi la Chiesa non celebra la Messa. Sembrerebbe una contraddizione nel giorno in cui facciamo memoria della morte di Gesù. Ma oggi è l’Eucaristia di ieri che esce dal segno per diventare realtà: l’Eucaristia è vera davanti a Gesù che muore in croce. Continua a leggere
Nicodemo è un fariseo, un capo, e vuole capire meglio chi è questo Gesù, che è entrato nel tempio e ha compiuto il gesto di cacciarne fuori i venditori e i cambiamonete. Va da lui, di notte, forse per paura di essere visto e giudicato dagli altri farisei, ma forse solo perché quello è l’unico momento adatto ad avere un po’ di tempo per ascoltare le parole di Gesù. Continua a leggere