Elaborazione della risurrezione

Vedi il video con la meditazione di don Agostino cliccando qui

Ciò che resta in estate del Lagustel (Foto AC)

Questa solennità, inutile negarlo, non ci entusiasma. Non la capiamo questa benedetta ascensione del Signore. Che cosa vuol dire l’evangelista Luca, quando scrive che Gesù «veniva portato su, in cielo»? Suvvia, noi oggi lo sappiamo che il cielo – quello che noi chiamiamo universo – non ha un su e un giù.

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Pane vivo disceso dal cielo

Lago Retico (Foto AC)

Nel dialogo di Gesù con la folla s’infiltrano i Giudei che cominciano a mormorare. Essi sono i sapienti della religione, incapaci di mettersi in un autentico cammino di fede, perché convinti di aver già codificato tutto ciò che è necessario credere e fare per essere salvi.

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Non è una festa d’addio

(Foto AC)

Non c’è avvenimento nella vita di Gesù che rischia di essere travisato nella nostra comprensione più dell’Ascensione al cielo. Lo so, è difficile descrivere ciò che riguarda Uno che è andato oltre la morte, che è il Vivente, anzi è la Vita stessa.

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Festa di incarnazione

ASCENSIONE DEL SIGNORE – Anno C

Foto di Thanasis Papazacharias da Pixabay

L’evangelista Luca racconta due volte l’Ascensione di Gesù, alla fine del Vangelo e all’inizio del libro degli Atti degli Apostoli. Come a sottolineare che questo evento rappresenta una sorta di cerniera tra la vicenda di Gesù e quella della Chiesa.

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Piccola… grande Maria

ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

Foto di Peter H da Pixabay

Potremmo dire che la festa odierna di Maria assunta in cielo ha il suo segreto in una Maria… piccola. Basta contemplarla nel viaggio che ci ha descritto il Vangelo: giovane donna incinta che affronta una regione montuosa per andare a far visita alla cugina Elisabetta prossima al parto. «In fretta», annota l’evangelista. Non è la nostra fretta, quella che ci procura tanto stress. È la fretta di chi porta dentro Dio, eppure resta umile serva.

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La Chiesa, in cielo e in terra!

ASCENSIONE DEL SIGNORE – Anno B

Se dovessi scegliere una domenica in cui celebrare la festa di quello che una volta si sarebbe chiamato apostolato cristiano, avrei scelto la solennità dell’Ascensione. Ma come? Non festeggiamo oggi l’uscita di scena di Gesù? No, egli rimane saldamente sul terreno di gioco, ma ora è davvero un gioco di squadra.

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La bella notizia!

ASCENSIONE – Anno A

Per noi uomini del XXI secolo, abituati alle realtà virtuali, l’evento dell’Ascensione risulta ancora più difficile da comprendere. Esso segna la fine della visibilità di Gesù anche dopo la risurrezione. Non è un fantasma, il suo corpo porta i segni della crocifissione, mangia, parla. Poi, ad un certo punto, «fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi». Il modo con cui Luca – all’inizio del libro degli Atti – descrive l’ascensione di Gesù ha l’obiettivo di indicare che Gesù esce da una dimensione terrena per abitare una dimensione celeste. Continua a leggere

Festa di una presenza nuova…

ASCENSIONE DEL SIGNORE – Anno C

Facciamo in fretta a concludere che la festa di oggi è la festa dell’addio di Gesù ai suoi discepoli: «Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava». Il cielo dice l’irraggiungibile per l’uomo, dice l’occultamento ai nostri occhi, indica una dimensione che si contrappone alla terra, alla concretezza, alla possibilità di toccare con mano. Quando lanciamo in alto i palloncini, riusciamo per un poco a seguirli in cielo, ma poi essi diventano dei puntini talmente piccoli che la loro realtà ci sfugge: dove saranno mai finiti? Continua a leggere

I «senza terra»

SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI

La parola «santo» in greco suona in un modo inconfondibile – aghios – il cui significato non lascia dubbi: «senza terra». In effetti a noi, istintivamente, la parola «santo» fa pensare al cielo. I santi ci richiamano il paradiso, e non è forse il paradiso, il cielo, la condizione da cui è assente proprio la terra? Se così fosse, tutto sarebbe facilmente spiegato: noi siamo in terra, i santi sono in cielo. Invece no: resta da spiegare come sono finiti in cielo i santi. Continua a leggere

Il cielo è già qui!

ASCENSIONE DEL SIGNORE – Anno B

L’ascensione al cielo di Gesù è l’evento che sta al centro di questa solennità della Chiesa, la quale pone un limite a quei quaranta giorni dopo la risurrezione, in cui fu possibile ad alcuni di vedere Gesù. Poi, egli è per sempre sottratto alla vista del corpo, e nemmeno gli apostoli possono più vederlo e parlare con lui nel modo in cui si vede e si parla con un uomo. Continua a leggere