Corriere di Como, 18 ottobre 2016
Due interrogazioni parlamentari sono state presentate in merito all’«Azzardo Nazionale». La Federcalcio ha annunciato di aver firmato un contratto pubblicitario con una società di scommesse, il cui logo sarà utilizzato sulle maglie di tutte le nazionali di calcio (da quella under 15 alla nazionale maggiore) e sulla cartellonistica negli stadi.
A foraggiare le spese del calcio italico sarà, dunque, una società che incassa milioni di euro proprio con le scommesse sulle partite. Insomma, siamo di fronte ad una strana partita di giro, un curioso do ut des, ed è normale che questa sponsorizzazione abbia fatto gridare allo scandalo. Non che sia una novità, perché operazioni simili erano già state fatte da squadre italiane come Milan e Juventus, Genoa e Sampdoria, Pescara e Lecce, ma mai si era arrivati al logo di un’impresa dell’azzardo sulla maglia azzurra, la più amata indistintamente da tutti. L’Associazione Calciatori ha fatto sapere che non condivide la scelta. Non si sa che cosa farà la Federcalcio. Per ora resiste nel suo proposito, anche perché la recessione dal contratto già sottoscritto non sarebbe indolore.