VENTOTTESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C
Ci sono due parole che vanno a braccetto nel messaggio che la Parola di Dio vuole lasciarci nel cuore oggi: normalità e gratitudine. Entrambe sono parole o dimenticate o manipolate dal nostro mondo. La normalità è diventata il modo per far passare la legge selvaggia dell’autonomia dell’individuo. Di ognuno si dice che «è normale» – «era un bravo ragazzo, un ragazzo normale, come tutti», lo si sente spesso anche quando il «bravo ragazzo» si è macchiato di un orrendo delitto – perché si tende a negare che vi sia la relazione con una mappa di valori che valga per tutti, a cui la normalità debba fare riferimento. Ognuno è norma a se stesso, per cui ognuno è normale. Continua a leggere