Oggi la Chiesa festeggia san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Leggo sempre volentieri gli scritti spirituali di quest’uomo vissuto quattro secoli fa. Vescovo di Ginevra negli anni in cui nasceva e si diffondeva il calvinismo, contro il quale combatté con valente abilità oratoria e di dottrina. Grande direttore spirituale, scrittore dalla penna sempre ricca di immagini come pennellate di un pittore. Gli operatori della comunicazione lo festeggiano come patrono. Credo sia bello sentirlo come patrono anche di questo scrivere veloce dei blog, nuovo linguaggio del web a metà strada tra il diario e il giornale. Oggi Francesco di Sales avrebbe magari usato la Rete per corrispondere con le sue Filotea (come s’intitola il libro suo forse più famoso). Chi era Filotea? Lo spiega egli stesso: «Rivolgo le mie parole a Filotea; volendo mettere a disposizione di molte anime ciò che in un primo tempo avevo scritto per una sola, uso il nome comune a tutte quelle persone che vogliono vivere come veri cristiani; Filotea, infatti, vuol dire amante o desiderosa di Dio». Alla luce di queste parole davvero si può pensare che san Francesco di Sales oggi avrebbe aperto un suo blog per raggiungere velocemente quante più persone possibile. Ai suoi tempi le lettere scritte di pugno viaggiavano più lentamente. Perciò gli fu chiesto di raccogliere in un libro quei consigli che egli aveva indirizzato a singole persone, così che tanti potessero usufruirne. Da questo punto di vista la Rete, se bene usata, realizza questo sogno.
Certo, non bisogna lasciarsi ingannare dal fascino della velocità di raggiungere il mondo. San Francesco di Sales ci ricorderebbe che bisogna avere anche qualcosa di vero da scrivere e bisogna saperlo scrivere in modo bello. Vale per ogni scritto, ma in un modo tutto particolare vale per i giornalisti e anche per i blogger. Purtroppo la Rete è un bacino che raccoglie e trasmette anche una comunicazione scialba quando non addirittura volgare. Mozziconi di frasi e di parole, spesso senza un senso. Non è questione di lunghezza, ma di profondità. Lo scrittore russo Andrei Siniavski seppe raccogliere in un libro i suoi pensieri improvvisi – lo intitolò proprio così – e nonostante fossero improvvisi non erano proprio improvvisati o improvvidi. Si potrebbe anche dire che un blog raccoglie proprio pensieri di questo tipo, pensieri improvvisi legati al diario della vita e tenuti insieme da un cuore appassionato che sa andare in profondità. San Francesco di Sales ci protegga, dunque. E tanti auguri a tutti i colleghi giornalisti e blogger in questa festa del nostro patrono.