Corsivo. L’ennesimo “muro” dei nostri deputati… E intanto Lusi va a Santa Maria dei Bisognosi!

I deputati fanno muro. Niente tagli al finanziamento pubblico dei partiti, tanto che tra Camera e Senato nel 2012 verranno stanziati la bellezza di 72 milioni 665 mila euro di fondi pubblici. Non si poteva dare un segnale al Paese e soprattutto a chi deve vivere con meno di mille euro al mese? Affatto. I diritti acquisiti si tolgono ai cittadini, magari, ma i propri non si toccano! Non solo. I deputati non vogliono saperne nemmeno di una certificazione esterna di questi generosi emolumenti, come a dire: i soldi ce li date e li certifichiamo noi, perché sono nostri… Perché i politici italiani hanno così paura di verifiche che siano indipendenti dalla struttura interna di Camera e Senato? Avrebbero dovuto rinunciare a quei fondi – lo ripeto, perché questo sarebbe stato l’unico gesto di vera credibilità pubblica in un periodo di crisi – ma almeno concedano che si possa verificare davvero come quei soldi vengono spesi. Le vicende dei tesorieri di partito Lusi (Margherita – area Pd), Belsito (Lega Nord) ed ora Fiorito (Regione Lazio – area Pdl) lasciano l’amaro in bocca ai cittadini, costretti a leggere sui giornali di veri e propri latrocini di danaro pubblico. Avrebbero dovuto deputati e senatori dare il buon esempio, tagliando i propri stipendi, privilegi e vitalizi: non l’hanno fatto ed hanno perso forse una delle ultime occasioni di ritrovare la fiducia dei cittadini. Ora giocano anche sul controllo dei loro conti: non ve n’era nessuno, e vogliono istituirne uno di parte, uno interno a loro stessi così che nessuno veramente sappia come quei soldi vengono spesi. Invocano l’autodichìa, «parolaccia» del gergo politichese che significa in soldoni: scegliamo noi chi ci controlla! Che paura hanno ad attuare una vera trasparenza circa il modo di utilizzare i nostri soldi generosamente versati nelle casse dei partiti sotto la specie di rimborsi elettorali? Te li vedi in televisione, i politici, seduti in questo o quel salotto, e sembrano tutti contriti e pronti a vestirsi di sacco come Enrico a Canossa. Poi, quando votano, pigiando il loro pulsantino in aula a Montecitorio come a Palazzo Madama, chissà perché prevale l’unanimità del protezionismo dei privilegi acquisiti in lunghi anni di accaparramento… Proprio nei giorni in cui l’imbarazzo per il caso della Regione Lazio è grande e in cui i quotidiani abbondano di cifre irripetibili degli onorari di questi servitori dello Stato e delle Regioni, ebbene, negli stessi giorni si assiste all’edificazione dell’ennesimo muro bipartisan contro ogni vera trasparenza!

Intanto il tesoriere della Margherita Luigi Lusi, dopo appena 88 giorni di carcere a Rebibbia, è già agli arresti domiciliari in una struttura religiosa a Carsoli in provincia dell’Aquila. Ironia della sorte, è il monastero di Santa Maria dei Bisognosi! Che sia la nostra patrona e protettrice?

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4 thoughts on “Corsivo. L’ennesimo “muro” dei nostri deputati… E intanto Lusi va a Santa Maria dei Bisognosi!

  1. Effettivamente la situazione è assai deludente; mi sarei aspettato, in considerazione dell’attuale pesante stato di crisi, uno ‘scatto d’orgoglio’ da parte della nostra classe politica…
    Della serie : dobbiamo tutti fare i sacrifici, diamo (noi politici) il buon esempio..
    Il dubbio che mi resta è se altri cittadini italiani(!?!), al posto di quelli che attualmente ‘occupano’ le istituzioni, avrebbero fatto o farebbero di meglio (per la collettività e non per il proprio ‘particulare’).

    • Dubbio atroce, caro Mauro. Lo condivido con te, ma non oso scioglierlo… Comunque, a onor del vero, vi sono agenzie e siti giornalistici che affermano che oggi, dopo dodici ore di discussione, la giunta per il regolamento di Montecitorio ha deciso all’unanimità che i bilanci dei gruppi della Camera saranno sottoposti al controllo di società di revisione esterne. Stiamo a vedere se la notizia sarà confermata. Certo, è amaro constatare come ci voglia sempre qualcuno che, sul versante dell’informazione, alza il polverone per far riflettere la nostra classe politica, che altrimenti cerca sempre di far passare decisioni a proprio favore…

  2. Credo di potermi associare alle parole che Massimo Gramellini ha scritto in merito a questa ennesima fosca notizia dalle sale dei bottoni:

    “La sensazione è che, malgrado gli sforzi dei politici più avveduti, all’opera anche ieri, il rapporto di fiducia fra questa classe politica e il Paese sia saltato definitivamente. Ormai basta un equivoco o un dettaglio sospetto – il classico capello sulla giacca che allarma la moglie più volte tradita, dunque diffidente – perché il disgusto, la nausea e la disistima tornino a prendere il sopravvento. Il ricambio della nomenclatura di destra e di sinistra non è un capriccio populista, ma la condizione perché gli italiani ricomincino a fidarsi dei loro rappresentanti. Per tentare di restituire alla politica il prestigio perduto non è rimasto che un modo: cambiare le persone che la fanno”.

    Trovo che sia tristemente vero. Ma quanto è difficile spiegare a persone sfiduciate ed adirate che la colpa di tutto questo non va ascritta alla politica, ma alla (quasi) cronica mancanza di cultura politica in larga parte degli elettori.

    • Mi sento di condividere il commento…; penso solo che la ‘..cronica mancanza di cultura politica..’, sia diretta conseguenza della mancanza di senso civico, di senso dello Stato nella maggioranza degli italiani (sottoscritto incluso!).

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