Corriere di Como, 11 maggio 2021
In questi mesi di pandemia sento spesso ripetere appelli alla scienza. Per lo più essi intendono sollecitare un semplice e decisivo affidarsi alla ricerca scientifica nel suo sforzo di dipanare i misteri del nuovo coronavirus che ha messo in ginocchio il mondo intero. Ma c’è anche chi ne ha fatto una questione di principio e calca i palcoscenici mediatici nella veste di paladino della scienza, assurta quasi a nuova divinità sull’altare della storia.
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