Colpo di testa 119 / Tienanmen, la repressione e le libertà ancora oggi negate

Corriere di Como, 4 giugno 2019

«Bisogna uccidere coloro che debbono essere uccisi, condannare coloro che devono essere condannati». Parole di trent’anni fa, pronunciate da un alto dirigente del Partito comunista cinese, e seguite da diciassette voci che iniziano tutte così: «Sono completamente d’accordo». Ecco la traccia sonora dell’unanimità sulla repressione del 4 giugno 1989 in piazza Tienanmen a Pechino, con trascrizioni fatte filtrare da un funzionario presente a quella riunione del Politburo. Le troviamo sui giornali e in Rete in questi giorni, insieme a fotografie sviluppate trent’anni dopo.

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