Corriere di Como, 11 giugno 2019
Da qualche tempo si assiste ad uno strano revisionismo pedagogico. La crisi della famiglia, del ruolo genitoriale e della stessa natalità viene guardata come una pericolosa china discendente della sicurezza sociale. In una parola, si avverte che la famiglia è l’asse centrale della società, e si vive con preoccupazione la sua estrema fragilità. Il paradosso è che negli ultimi cinquant’anni ci si è esercitati proprio al tiro al bersaglio contro la famiglia, la paternità e la maternità ed il ruolo educativo dei genitori. Continua a leggere