Camicia bianca e straccio

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(Foto AC) La vista sul lago di Lucano. In fondo la Piana di Magadino. In primo piano Ascona

Ancora una parabola. Con il linguaggio parabolico di Gesù, avverto ancora di più il rischio che il suo universo simbolico sia poco comprensibile per l’uomo di oggi. Ad esempio, «fariseo» e «pubblicano» sono due categorie sociali che non esistono più, ma noi ci ostiniamo ad ascoltare la parabola, cercando di incastrare l’insegnamento vitale di Gesù in un contesto che è morto. Così possiamo pensare che noi nella parabola non ci siamo.

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Un amore instancabile e “fastidioso”

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(Foto AC) Capri: i Faraglioni.

Sappiamo che Dio ama nascondersi nei personaggi delle parabole di Gesù. Saremmo disposti a giurare che lui in questa parabola non c’è. E sbagliamo. Il giudice insensibile, scorbutico e ateo rappresenta Dio.

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Tornare indietro a ringraziare

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(Foto AC) Plan de Frea e i bastioni del Gruppo del Sella

L’ingratitudine di nove su dieci lebbrosi guariti ha una motivazione burocratica: c’era una complicata procedura di attestazione della loro guarigione, e non si poteva ancora farla online, per cui devono andare al tempio di Gerusalemme a presentarsi ai sacerdoti, e non hanno tempo da perdere.

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Inutili perché servi di un Altro

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(Foto AC)

Dire «siamo servi inutili» (secondo alcune traduzioni: «siamo semplicemente servi») ci costa una grande fatica, soprattutto in un mondo in cui l’autostima è un valore unanimemente perseguito. Pronunciarlo dopo aver magari svolto il nostro compito scrupolosamente è ancora più difficile.

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