SESTA DOMENICA DI PASQUA – Anno A

Gesù proclama il primato dell’amore sull’obbedienza: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti». È un’affermazione che rivoluziona la stessa pedagogia, facendone l’arte della educazione dove è decisivo il legame che un maestro istituisce con i suoi discepoli.
Se si parte dalla pretesa dell’obbedienza, si ottiene infatti il risultato opposto all’amore, e forse si rinfocola il risentimento e si genera rifiuto. Del resto, l’amore non si comanda, perché è il frutto più bello della libertà, ed il vero maestro deve desiderare di essere amato, se vuole essere seguito. Certo, a noi fa impressione che tutto dipenda da un «se» – «se mi amate» – e ci sembra una costruzione sociale fragile quella che è fondata sull’amore. Ma l’errore è nostro, perché, quando parliamo di amore, senza accorgerci lo riduciamo ad un sentimento che oggi c’è e domani non c’è più, ad una emozione passeggera, ad una passione che scatta come una molla ed è incontrollabile. Ma l’amore è un’altra cosa.
L’amore come lo intende Gesù è un legame profondo, è un legame di vita incarnata, è una scelta consapevole e duratura. Quando Gesù dice «se mi amate» vuol dire: se siete stabilmente e vitalmente legati a me, se la vostra direzione sono io, se io sono la vostra via e la verità e la vita. Allora è ovvio quel che vuole dire Gesù: si obbedisce solo a chi si ama, a colui cui si è deciso di legare il proprio cuore. E si capisce anche perché Gesù dice che solo quanti lo amano potranno vederlo dopo che Lui non sarà più visibile al mondo: «Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più, voi invece mi vedrete». Ricordate Maria di Magdala al sepolcro il mattino del primo giorno dopo il sabato? Gli altri corrono, lei ama. Maria di Magdala vede Gesù perché lo ama, e gli occhi dell’amore sanno vedere ciò che altri occhi distratti non vedono.
L’amore non solo è la premessa dell’obbedire e il suo pieno compimento, ma è un occhio nuovo, una possibilità di vedere laddove per gli altri c’è buio. Questo è talmente vero che solo l’amore ci fa davvero conoscere una persona, solo l’amore ci fa accettare situazioni difficili.
SOLO L’AMORE VEDE. Scrive don Agostino: “L’amore non solo è la premessa dell’obbedire e il suo pieno compimento, ma è un occhio nuovo, una possibilità di vedere laddove per gli altri c’è buio”. Gesù ci fa comprendere che si obbedisce solo a chi si ama, legando il nostro cuore non sentimentalmente e solo per un certo tempo, ma “per sempre”. Noi, se amiamo Gesù come la via, la verità e la vita, possiamo vederlo anche nel nostro tempo, in cui Lui non è più visibile al mondo…”L’essenziale è visibile” è infatti la cornice o meglio il quadro del sito di don Agostino!