Corriere di Como, 3 novembre 2020
È un rapper che va per la maggiore. Non facciamo il nome, perché nel clima schizofrenico in cui viviamo si rischia di fargli addirittura pubblicità. Basti sapere che non è un giovincello, ha 55 anni, un’età cioè in cui un briciolo di saggezza si dovrebbe averla recuperata dalla vita. Anche perché si rischia, per il mestiere che fai, di assurgere a modello per una schiera di giovanissimi patiti per questo genere di musica e che non sanno sempre distinguere tra le canzoni e i messaggi che vengono veicolati. Continua a leggere