Primavera ed estate

SEDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno A

Questa parabola non riguarda i terreni in cui il seme viene seminato. Siamo sicuri che il seme finisce in terra buona, ma vi sono come due seminatori, uno che lavora alla luce del sole, l’altro «mentre tutti dormivano». Chi sono? Se lo domandano subito gli ascoltatori. Immaginano che il primo sia Gesù, buon seminatore. Ma chi è l’altro? La domanda resta aperta, e la parabola va avanti. Spuntano grano e zizzania e spuntano anche servi solerti che scoprono la doppia seminagione. La domanda che è negli ascoltatori la fanno loro: «Da dove viene la zizzania?». È stato «un nemico». Gesù ha un nemico che lavora di notte. Anche lui semina roba che assomiglia al grano, ma non è grano. Anche questa volta, però, a Gesù non interessa dare giudizi sul nemico.

Il centro della parabola sta nel dialogo successivo. I servi vorrebbero subito mettersi a raccogliere la zizzania, il buon seminatore dice di no: «Non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano». Ed ecco la frase scioccante: «Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme sino alla mietitura». Gesù non dice che l’una vale l’altro. La zizzania resta zizzania e il grano grano. Verrà il momento in cui saranno separati. Ma ora non si può. Il loro legame, finché sono in terra, è a livello delle radici. L’ascoltatore comincia a capire. Che stia parlando del bene e del male? Che ci stia dicendo che dentro il nostro cuore essi sono spesso così vicini, da essere intricati l’uno con l’altro? Proprio così.

Se qualcuno pensava che mettendo il piede in chiesa entrava a far parte di una comunità di perfetti, cambi idea: anche lui porta qui la sua zizzania intricata con il suo grano e trova altrettanto. I servitori zelanti – quelli che sanno sempre come separare il bene dal male – vengono stoppati dal Signore. Tutto quello zelo non serve, anzi è pericoloso. Non c’è dunque più bene e male? No, affatto. Ma è mischiato. E siamo sempre in primavera. L’estate arriverà e la mietitura la deciderà il Signore. A noi non resta che parlare meno di peccato e guardare negli occhi con misericordia i peccatori…

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One thought on “Primavera ed estate

  1. Quelli che “sanno sempre come separare il bene dal male” sono sempre esistiti nella storia dell’uomo, ma ora sono diventati più saccenti ed hanno mezzi di comunicazione molto potenti per diffondere il loro “sapere”; purtroppo ci sono anche tra di noi (che ci riteniamo cattolici). Chi crede davvero nel Signore, non giudica, non condanna, non parla mai di peccato, ma riconoscendosi un peccatore guarda con umana misericordia i peccatori. Un peccatore

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