Il colloquio tra papa Francesco ed Eugenio Scalfari, pubblicato ieri su Repubblica, è certamente il segno di una novità che scombussola le consuetudini non solo della Chiesa ma anche dei cosiddetti “atei”. «Conoscersi e ascoltarsi» forse non era normale per un papa, ma non lo era nemmeno per Scalfari, il quale è abituato a pontificare dalle pagine del suo giornale ben più del Papa dal suo trono. Insomma, è bello che sia finalmente così. Continua a leggere