L’unica cosa di cui c’è bisogno

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La roccia e la bellezza (©Foto AC)

«Di una cosa sola c’è bisogno». Gesù lo dice a Marta che «era distolta per i molti servizi». Distolta da che cosa? Distolta dall’ascolto della parola di Gesù, che invece è la parte scelta da Maria. Le due sorelle di Betania, così, senza volerlo, sono diventate – per noi che amiamo le scene in bianco e nero – il simbolo del conflitto tra fare e pensare, o meglio tra azione e contemplazione.

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Staccare la spina dell’affanno…

SEDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

L’interpretazione più diffusa di questa pagina evangelica conduce normalmente ad un bivio: Marta rappresenta la vita attiva, Maria è l’immagine della contemplazione. Bisogna decidere se stare dalla parte di Marta o dalla parte di Maria. Ed è onestamente difficile scartare Maria, visto che Gesù ha decretato che la sua è la parte migliore. Ebbene, dimentichiamoci questa lettura, perché Gesù non vuole affatto dividere i suoi discepoli in due parti e sceglierne una. Vuole soltanto confermare quanto ha appena detto al dottore della legge. Dobbiamo riprendere il brano di vangelo di domenica scorsa, quello delle due domande del dottore della legge e della parabola del buon samaritano. Continua a leggere